ROMA - Una sorprendente riapertura: Hector Herrera vuole ancora la Roma. Principalmente la Roma, più precisamente. Prendendo per buona la frenata di Monchi, che proprio in occasione della partita con il Porto ha chiarito di non essersi infilato in una trattativa, anche per non essere sgraziato nei confronti dell’avversario, c’è un elemento nuovo emerso proprio nella notte di Champions League. Herrera, che nel finale ha sfiorato il gol del 2-2 con un tiro da fuori area uscito di un ciglio, ha fatto sapere a Monchi di aver abbassato di molto le pretese economiche: inizialmente aveva chiesto quasi 5 milioni all’anno, sfruttando l’effetto del parametro zero, mentre adesso firmerebbe per 3, tra fisso e bonus comodi.
ALTERNATIVA - La Roma ha preso tempo, vuole comunque aspettare. Non è il momento di impegnarsi, senza sapere se l’anno prossimo la squadra riuscirà a giocare ancora la Champions, con tutti gli introiti connessi. Però Herrera ha fatto la sua scelta. Preferisce la Roma alle altre due squadre italiane che l’avevano sondato, l’Inter e il Milan, e ha in mano una sola offerta concreta, quella del Lione, dove il presidente Aulas ha già dato garanzie pubbliche sul suo ingaggio. Ma di giocare nel campionato francese Herrera non è convinto. Non farebbe il salto di qualità. E’ molto intrigato invece dalla Serie A e dalla Roma, di cui gli ha parlato benissimo il compagno di nazionale messicana Hector Moreno. Di sicuro comunque non rinnoverà con il Porto: l’ha già comunicato alla società, non è un problema di soldi ma di ambizioni
SCOSSA - Ora tocca a Monchi, e magari a Di Francesco, dire l’ultima parola. Martedì sera all’Olimpico, oltre alla Roma, al Porto e a Herrera, c’era anche Claudio Vigorelli, l’intermediario della situazione, che a Trigoria deve dare risposte tranquillizzanti su Zaniolo. Non si può escludere che una trattativa possa servire a snellire l’altra, con reciproca soddisfazione. Ecco perché, al di là delle smentite, Monchi sta ancora seriamente valutando la possibilità dell’operazione: come è successo l’anno scorso con Pastore e Kluivert, un investimento che in una determinata fase sembra insostenibile può diventare interessante in pochi minuti. E se Herrera, detto HH come il quasi omonimo Mago, abbassa le pretese sullo stipendio, rappresenta un giocatore appetibile, pur non essendo un regista: nel 4-3-3 farebbe la mezz’ala destra mentre in un ipotetico 4-2-3-1 potrebbe essere schierato mediano, come ha fatto Conceiçao martedì, o come treQuartista, per la capacità di inserimento, la facilità di tiro in porta e l’aggressività nel pressing sul playmaker avversario.