È un indizio, e sarà il tempo a spiegare se siamo in prossimità delle prove, però è un elemento in più per arricchire questo feuilleton con gocce di noir: Parigi val sempre una mossa e il caso vuole che Aurelio De Laurentiis, stamani, decolli da Capodichino, destinazione Charles de Gaulle, per regalarsi una mini-vacanza familiare, però in questo viaggio programmato, può esserci pure altro, come insegnano i fatalisti e persino i diffidenti o i malfidati. L’affare Allan non è mai decollato in maniera tangibile, non è mai evaporato definitivamente: la scia è nelle recentissime telefonate tra il principe Nasser Al Khelaifi e De Laurentiis della settimana scorsa che apre a nuovi orizzonti e a ipotesi finalmente conciliabili.
SI TRATTA. Stavolta le basi di un accordo si sono allargate e il cash per il centrocampista può essere irrobustito da una sponsorizzazione pluriennale con l’universo del marchio Qatar: il Napoli non indietreggerà rispetto alla propria idea originaria, comincerà a vacillare - seriamente - solo in presenza di un’offerta (e persino indecente) che trascini ben oltre la soglia dei cento milioni e che venga anche sostenuta dall’adesione del calciatore. Ma il Psg ha continuato ad accerchiare Allan, a Castel Volturno si è rivisto Juan Manuel Gemelli e ci sono i presupposti per riaprire la trattativa e cercare di chiuderla in fretta, anche perché la Champions sta per ripartire e Tuchel ha bisogno di un mediano che dia una mano là in mezzo.
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