INVIATO A CASTEL VOLTURNO - Cos’altro è un Progetto, nel calcio, se non la capacità, il desiderio e la volontà di guardare avanti, di tuffarsi nel futuro cercando di anticiparlo? E ci vuole intuito, competenza e lungimiranza per aprire un ciclo nuovo, per prenotare un tempo - che sia un triennio, che diventi un quinquennio - da dedicare a se stesso, per la costruzione di una “belle époque”. Christian Kouame ha appena compiuto ventuno anni e Hirving Lozano ne festeggerà ventiquattro a luglio: sono esterni offensivi entrambi, hanno qualità atletiche e anche fisiche ma chiaramente anagrafiche, rientrano nella categoria degli enfant prodige, smuovono interesse e decine di milioni di euro, rappresentano i pilastri di una filosofia nuova e sempre eguale al passato. E’ un’onda verde che ancora plana sul bagnasciuga di Castel Volturno: accadde con Hamsik e con Lavezzi, per esempio, e poi nel tempo con Cavani (che aveva appena ventitré anni) e Koulibaly e Ghoulam e Allan; e Zielinski e Milik e Fabian Ruiz e volendo si può procedere secondo gusti e preferenze personali.
OH SUDAMERICA - Hirving Lozano ha catturato Giuntoli e il suo staff recentemente e l’Olanda, che è terra battuta ripetutamente, al Napoli ha già dato e cominciando proprio dal Psv, che fu casa-Mertens, prima che l’attenzione finisse su Milik, di casa all’Ajax. Ma Hirving Lozano è ora la tentazione forte che sta divorando il Napoli, tra un Allan e un Barella che pure si prendono la scena, e qualcosa dovrà pur succedere tra un po’, quando atterrerà De Laurentiis: il Psv non intende cedere, non adesso, ma se fosse possibile strappare una prenotazione per questo sudamericano tutto slanci e finte, giocando di anticipo come in casi più o meno recenti. E’ quello il profilo, ci sono le caratteristiche tecniche e poi al resto pensa la carta di identità, che aiuta a convincersi assieme alle relazioni che sono state raccolte nell’ultimo quadrimestre: quindici gol e nove assist nei 2.209 minuti effettivi giocati rappresentano una massa produttiva enorme a livello di pericolosità. Però c’è da lavorare, con Raiola (il suo manager) e con il Psv che non intende scendere al di sotto dei quaranta milioni di euro.
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