NAPOLI - Mica si può definire mercato minore quello che riguarda un ragazzo di diciotto anni? Forse si potrebbe, se il talento in questione non venisse valutato trenta milioni di euro, l’equivalente di una clausola che ingolosisce (chiaramente) il Boca Juniors. Ma qui di minore non c’è niente, neanche la tensione, perché il Napoli ha deciso che vuole Agustin Almendra, per gli argentini il nuovo Riquelme e a Castel Volturno ribattezzato il futuro Hamsik, per le movenze e una “vocazione” ampia: è nato l’11 febbraio del 2000, dunque tra un mese compirà diciannove anni, è un fenomeno che ha persino scelto dove giocare.
LA SCELTA - Perché Almendra vuole il Napoli, lo ha sussurrato ai suoi manager a cui Cristiano Giuntoli si è rivolto e dai quali ha ricevuto qualcosina che somiglia ad un promessa ma che probabilmente è molto più. Però il mercato è folle, ha dinamiche che possono sfuggire e comunque quotazioni che a volte possono contribuire a complicare la storia: il Boca Juniors lo ha ribadito, «c’è la clausola e va pagata», e il Napoli sta lì, aspetta un segnale di ravvedimento o almeno un cenno per tentare di dialogare ed arrivare a quella che ritiene una più equa valutazione. E in questo caso, ma va da sé, possibilmente “minore”.