ROMA - C’è l’offerta. Molto allettante, sussurrano dall’Inghilterra. Il Manchester United gli ha proposto un contratto da “wizard”, come dicono da quelle parti, da mago: Lorenzo Pellegrini ha davvero davanti a sé la prospettiva di giocare in uno dei club più prestigiosi del mondo, accolto da uno stipendio più che raddoppiato rispetto all’attuale (2 milioni più bonus fino al 2022).
DILEMMA - In questo momento Pellegrini ha il futuro nelle sue mani. Almeno per la prossima stagione, perché è impensabile che la Roma lo venda a gennaio: la clausola rescissoria da 30 milioni, utilizzabile tra l’1 e il 31 luglio, consente qualunque soluzione. Ma come dice Monchi, che ovviamente non era all’oscuro del viaggio inglese del manager di Lorenzo, sono sempre i calciatori a decidere dove giocare. Perciò nella testa del dirigente, e dello stesso Pellegrini, c’è ancora l’idea di costruire un lungo avvenire insieme. Monchi, pur essendo spagnolo, tiene tantissimo al senso di appartenenza, a quel romanismo che è stato tra i presupposti dell’ingaggio di Eusebio Di Francesco e dei rinnovi di De Rossi, Florenzi e Luca Pellegrini. Figurarsi se la Roma si lascia scappare l’altro Pellegrini, il più maturo e richiesto, senza neppure provare a trattenerlo.
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