ROMA - Occasione James Rodriguez. Che il colombiano sia un vecchio pallino della dirigenza bianconera non ci sono dubbi, dato che lo monitora fin dall’esplosione al Mondiale brasiliano del 2014 che gli ha fatto da trampolino di lancio verso il Real Madrid. L’attenzione non è mai venuta meno anche quando il numero 10 dei Cafeteros è sbarcato sul pianeta Bayern Monaco. Un atterraggio che prometteva tanto ma che via via si è rivelato privo di grandi soddisfazioni. La crisi dei bavaresi sta coinvolgendo anche il fantasista, al momento ai box per un infortunio al ginocchio sinistro che lo terrà ai margini per lungo tempo (il rientro avverrà nel 2019, non si sa ancora quando), dopo un avvio di stagione condito da 11 presenze e 3 gol tra Bundesliga e Champions League.
ADDIO GERMANIA? Il fatto nuovo è che il Bayern non sembra più convinto di riscattarlo dal Real Madrid la prossima estate al termine del biennio in prestito alla cifra pattuita di 42 milioni. Sembrava tutto rose e fiori nell’estate 2017, quando James arrivò all’Allianz Arena con Ancelotti, ma la parabola del colombiano dopo l'esonero di Carletto a fine anno inizia a diventare discendente fino ad arrivare all’attualità e allo scarso feeling con il tecnico Kovac. Ecco, quindi, che si profila un addio che avrebbe del clamoroso, con James costretto a rientrare a Madrid. Per restare? La risposta potrebbe essere no, perché non sembra rientrare nei piani delle merengues. Un’occasione, appunto, su cui la Juve potrebbe gettarsi rapidamente, visto che da tempo monitora il giocatore, tanto che proprio prima del suo passaggio al Bayern l’interesse bianconero stava arrivando al traguardo. Il club campione d’Italia ha tante carte a proprio favore da giocare.
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