NAPOLI - Meno due: perché per ora, e fino a prova contraria, servirà ancora un esterno basso difensivo e un terzo portiere. E meno quindici: perché ci siamo, due settimane ancora e poi sarà finito il mercato, con le sue ansie, quel pathos (arriva, non arriva?) che appartiene alla folla sognante. I conti torneranno, in qualche modo, e sarà addizione o sottrazione, si vedrà, ma qualcosa sta per succedere, tra le pieghe d’una estate che in Irlanda e sopportabile e dà vita ad un summit improvviso, lungo la fascia laterale (ma guarda un po’!), tra De Laurentiis, Chiavelli e Giuntoli, mentre Ancelotti - già informato, ovviamente - allena.
DOUBLE - In ordine rigorosamente alfabetico, resistono ancora Matteo Darmian (29) e Kevinz Malcuit (27), gli ultimi baluardi per quella zona del campo che è di Hysaj ma pure per l’altra, la sinistra, riservata a Ghoulam e a Mario Rui e comunque da coprire con un calciatore multiuso. Darmian e Malcuit sono abili e arruolabili per qualsiasi impegno, sanno giocare per vocazione, per natura, per versatilità e per dedizione sia di qua che di là, e la questione, ovviamente, riguarda aspetti egualmente non secondari, sui quali il Napoli si sta applicando, alla ricerca di una soluzione.
SI TRATTA - I venti milioni iniziali (sette di prestito, tredici per il riscatto) necessari per arrivare a Darmian si sarebbero ridotti a diciotto: il Manchester United un passettino indietro lo farebbe, non di più. E Malcuit, che costava dieci, improvvisamente ha visto impennare la propria quotazione, perché al mercato è chiaro che vada quasi sempre così. Ma Darmian e Malcuit sono tecnicamente diversi, ognuno ha caratteristiche personali, da combinare poi con una squadra che ha una sua connotazione e da anni s’è fusa splendidamente.
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