ROMA - Ci sono piccoli segnali, piccoli ma tutti in una direzione, che portano Leonardo Bonucci lontano da Milano. È qualcosa di cui già si è parlato, sono arrivati sussurri più o meno corposi. Ad un anno dall’estate che lo portò in rossonero con la fascia di capitano al braccio, l’ex centrale difensivo della Juventus intravede un futuro altrove. Quali elementi portano in questa direzione? Cominciamo dal Milan, dalle esigenze di bilancio, dal fatto che Bonucci ha un ingaggio top in un Milan che ambisce a tornare grandissimo in tre anni, ma che deve ripartire contenendo la voce dei costi. Quindi il giochino della necessità che fa virtù, potrebbe spingere a dividere le proprie strade da quelle di capitan Leo.
CAPITALI DEL CALCIO. D’altra parte le due opzioni sul tavolo sono ghiotte, e forse lo sono (o lo diventano) anche per il diretto interessato, che ad un futuro all’estero aveva pensato anche nel suo penultimo anno di Juve: allora c’era il City che aveva fatto la voce grossa portando sul tavolo 55-60 mlioni. Non se ne fece nulla. Da una parte il Psg di Tuchel, dove è arrivato Buffon, dove ci sono Neymar e Mbappé. Dall’altra parte c’è il Chelsea, con Sarri a battezzare come la scelta migliore quella di un centrale difensivo capace di impostare. E chi più di Leo, centrocampista arretrato in difesa? Se non si sveglia Mou...
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