Napoli, per Hamsik in Cina ormai è asta

Piace molto al Guangzhou R&F, allo Shandong Luneng e adesso c’è anche il Tianjin Quanjian
Napoli, per Hamsik in Cina ormai è asta
Antonio Giordano

ROMA - La strada è tracciata: e ci si può perdere, non solo nel tragitto, ma nella maestosità del terzo paese, per superficie, più grande del mondo, tra quel miliardo e passa di abitanti, in quella opulenza calcistica ch’è di chiunque e che costringe ad aggiornare quotidianamente l’inventario e semmai pure a riscoprire l’orizzonte: però è quello il percorso e Marek Hamsik lo conosce, anche se non è semplice orientarsi, neppure tra le offerte. Ci sarà da aspettare (il giusto, si suppone) perché il mercato è ovunque lo stesso e poi ci sarà da scegliere, sapendo che adesso non c’è fretta, il campionato è fermo per il Mondiale e dunque le riflessioni saranno di chiunque, anche di chi compra.

Però c’è un quadro definito e un altro che va arricchendosi: c’è la certezza, ora, dopo l’intervista di Fabio Cannavaro al Corriere dello Sport-Stadio, che il Guangzhou Evergrande non lo farà per garbo, stile e motivi squisitamente romantica («non voglio essere io, napoletano, a portar via il capitano dal Napoli»: così ha parlato il pallone d’oro de la Loggetta) ma c’è anche la consapevolezza che il Guangzhou R&F lo farebbe, vorrebbe farlo, e non sarebbe da solo in questa corsa spasmodica verso un uomo che ti cambia la scena.

I GOL PIU' BELLI DI MAREKIARO COL NAPOLI


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TRATTATIVA. Mica può succedere tutto d’incanto, perché il mercato del calcio ha dinamiche complicate che sono direttamente collegate allo spostamento di danaro: più costa un calciatore e maggiore tempo ci vuole per trattare, fosse anche e solo per tentare di risparmiare o di ottenere di più. De Laurentiis l’ha detto («non faccio sconti») poi al suo capitano ha ripetuto altro, aprendo ad una disponibilità più elastica, però almeno in presenza di offerte eque: dai trenta milioni si può scivolare un po’, forse anche più di un po’, ma rimanendo rigorosamente aggrappati ad un valore di mercato che sia riconosciuto. C’è il Guangzhou R&F e però c’è anche lo Shandong Luneng, la squadra di Pellé, e adesso c’è pure il Tianjin Quanjian: l’allena Paulo Sousa, volete che debba informarsi su un calciatore ammirato da vicino? Siamo alla terza via ed è questa rientra tra quelle possibili, da non scartare assolutamente, perché la macchina è ormai in moto.

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I GOL PIU' BELLI DI MAREKIARO COL NAPOLI (PARTE 2)


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ROMA - La strada è tracciata: e ci si può perdere, non solo nel tragitto, ma nella maestosità del terzo paese, per superficie, più grande del mondo, tra quel miliardo e passa di abitanti, in quella opulenza calcistica ch’è di chiunque e che costringe ad aggiornare quotidianamente l’inventario e semmai pure a riscoprire l’orizzonte: però è quello il percorso e Marek Hamsik lo conosce, anche se non è semplice orientarsi, neppure tra le offerte. Ci sarà da aspettare (il giusto, si suppone) perché il mercato è ovunque lo stesso e poi ci sarà da scegliere, sapendo che adesso non c’è fretta, il campionato è fermo per il Mondiale e dunque le riflessioni saranno di chiunque, anche di chi compra.

Però c’è un quadro definito e un altro che va arricchendosi: c’è la certezza, ora, dopo l’intervista di Fabio Cannavaro al Corriere dello Sport-Stadio, che il Guangzhou Evergrande non lo farà per garbo, stile e motivi squisitamente romantica («non voglio essere io, napoletano, a portar via il capitano dal Napoli»: così ha parlato il pallone d’oro de la Loggetta) ma c’è anche la consapevolezza che il Guangzhou R&F lo farebbe, vorrebbe farlo, e non sarebbe da solo in questa corsa spasmodica verso un uomo che ti cambia la scena.

I GOL PIU' BELLI DI MAREKIARO COL NAPOLI


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