© ANSAROMA - Da dove cominciare? Dall’empatia immediata o dalla convergenza sulle ambizioni, dalla visione simile del Progetto o dal richiamo di una città che Carlo Ancelotti vuole “vivere”, affascinato dall’evocazione di una bellezza che gli arriva dalla figlia; dalla consistenza di una squadra che gli è piaciuta sempre, in ogni sua forma e dalla convergenza sugli obiettivi da inseguire? Quando Aurelio De Laurentiis ha dato il via all’operazione-monstre, riportare in Italia uno degli allenatori più autorevoli di questo nostro calcio, affidandogli il Napoli, è stato attraversato un mini-universo in ogni suo dettaglio ed i retroscena di quel “patto” sono racchiusi in una serie di punti-chiave che riguardano le aspirazioni, il mercato, la unicità di una tifoseria già stordita dall’avvento di una Istituzione delle panchine.
ECCO TORREIRA - Il Napoli ha una lista di calciatori graditi e funzionali, che Ancelotti ha osservato e analizzato, e Lucas Torreira (22 anni appena) è nell’elenco da un bel po’ di tempo: la posizione di Jorginho è vacillante, per ovvie e comprensibili ragioni ispirate dall’interessamento del Manchester City, e la controfigura a metà campo, anche se la natura interpretativa è diversa, è stata individuata in questo mediano “aggressivo”, “feroce”, “instancabile”. La clausola di 25 milioni di euro va in scadenza a fine giugno e fino a quel momento, i due presidenti, De Laurentiis e Ferrero avranno modo di parlare del centrocampista uruguayano, sul quale un bel po’ di lavoro è stato portato avanti in passato dal ds del Napoli Giuntoli e dal manager del calciatore, Bentancur. La prima idea può diventare un’operazione in tempi ragionevolmente brevi, collegati direttamente alla volontà del City di acquistare Jorginho, che dal Napoli viene valutato non meno di 60 milioni di euro. Però su Torreira il Napoli ha riattivato i collegamenti e ricominciato a chiacchierare in maniera approfondita con la società blucerchiata.
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