ROMA - Un altro giorno se ne è andato senza che Edin Dzeko abbia preparato le valigie. La trattativa tra Roma e Chelsea è ai dettagli ed è stata scorporata dallo scontato trasferimento di Emerson Palmieri, ma l’accordo tra Dzeko e Londra è lontano quanto la villa di Casalpalocco e l’abbazia di Westminster.
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INCASTRI. Sullo sfondo di questa distanza, spuntano le legittime considerazioni di due signore. Una, Amra Silajdzic, è la moglie di Dzeko: ha accettato con entusiasmo il progetto Roma, dove ha messo al mondo due bimbi e dove sta crescendo la prima figlia, e non è entusiasta di tornare in Inghilterra dopo la precedente esperienza a Manchester. L’altra, Marina Granovskaia, è l’amministratore delegato del Chelsea, cioè la persona che cura gli interessi di Abramovich: in un momento di grandi tensioni con il suo allenatore, che guarda caso è italiano, non intende accontentare le richieste economiche della famiglia Dzeko, che per spostarsi nel bel mezzo di un tiepido inverno pretende comprensibili garanzie sul futuro a lungo termine.
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