ROMA - La sfida si vedrà presto a Vinovo, durante gli allenamenti della nuova Juve. Rugani che tenta di contrastare Schick. E il centrale azzurro avrà al suo fianco anche Caldara, già preso dalla dirigenza bianconera ma in procinto di restare un’altra stagione all’Atalanta. Insomma, in quella zona di campo c’è il futuro della Juventus, una cinquantina di milioni investiti negli ultimi due anni per assicurarsi il meglio delle nuove generazioni (il totale dice 66 anni in tre). L’ultimo colpo è stato proprio Patrik Schick, attaccante ceco capocannoniere delle qualificazioni di questo Europeo Under 21, con 10 reti in 9 partite.
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ATTESA. Gli occhi degli addetti ai lavori bianconeri, quindi, oggi pomeriggio saranno tutti lì. Marotta, Paratici, Nedved, Allegri: difficile non guardino gli esiti della seconda partita del girone C. Per l’Italia, dunque, c’è l’ostacolo Schick, uno capace a vent’anni di segnare 13 gol e firmare 5 assist al suo primo anno alla Samp. Cassano l’aveva capito prima di tutti, poco meno di un anno fa a Bogliasco, nei primi giorni della Samp: «Questo è un fenomeno...» andava ripetendo tra le risate di chi non voleva credergli. Oggi la Juve per aggiudicarselo (dopo l’errore del ds Sabatini direttamente confessato: «Ho sbagliato a non portarlo alla Roma ma in quel momento non avevo soldi...») ha dovuto superare la concorrenza del Napoli e dell’Inter, investendo oltre 30 milioni e sfruttando la figura di Nedved, connazionale del giovane centravanti e amico dei suoi agenti.
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