ROMA - Walter Sabatini è pronto a prendere le redini dell'Inter. L'ex direttore sportivo della Roma, oggi coordinatore dell'area calcistica del gruppo Suning, è tornato a parlare del club giallorosso soffermandosi sul saluto di Totti all'Olimpico: «Molte persone si sono commosse a questo addio al calcio giocato. Emozione forte associata ad una sorta di solo tecnico perché Totti si porta via le sue giocate, porta via il gioco che non sarà mai replicato da nessuno. - ha detto il manager ai microfoni di TeleRoma56 - Se fossi in Totti mi prenderei 2-3 mesi per capire la mia vita. Credo che possa diventare, nel tempo, un grande talent scout perché ha un’abilità straordinaria, capisce il talento del giocatore. Qualsiasi cosa farà nel calcio la farà al top».
DI FRANCESCO DI CORSA VERSO LA ROMA
ROMA, SCUDETTO DELLA CONTINUITA' - «La Roma è stata la mia vita, è stato un incarico prestigioso, sono pronto a ripartire. Credo di poter star tranquillo. - continua Sabatini - La Roma ha vinto lo scudetto della continuità, da quel punto di vista non c’è stato il trofeo. La Roma ha fatto un nuovo record anche quest’anno. C’è stato l’infortunio di Florenzi che sarebbe stato un valore aggiunto, avrebbe dato alla Roma tante chance in più. Emerson, una sciagura grave per la Roma, un ragazzo in piena ascesa».
INTER-SPALLETTI, CON GERSON? - «Spalletti è candidato alla panchina dell’Inter. Massara non ha ancora rinnovato e potrebbe esserci da parte mia un’interesse, è molto capace e ha qualità, ci sto pensando. Rüdiger giocatore magnifico, è un giocatore della Roma molto importante ma non saprei dire, c’è tutto un mercato da fare, un allenatore che verrà, potrebbe essere anche lui un candidato. - questa volta Sabatini parla da coordinatore dell'Inter - Se porto Gerson a Milano? Non so, dipende. Schick? No, penso sia già della Juventus».
PIRIS, ITURBE, SI PUO' SBAGLIARE - «Ho preso il poro Piris, Iturbe, ma in 6 anni qualche operazione sfortunata ci può stare ma quello che conta è il saldo finale. - dice l'ex ds giallorosso - Rudiger giocatore fantastico. Carrasco? Peccato non aver affondato».