INVIATO A CASTEL VOLTURNO - Vamos: e son partiti, da un bel po’, alla ricerca d’un calcio che riempia gli occhi (e non solo), di giovani che integrino il Progetto, di talenti da inserire in quel 4-3-3 che ha matrice italiana e però anche contaminazioni spagnole. Il mercato, adesso, entra nel vivo, però c’è stato un tempo, assai recente, in cui sono cominciate le perlustrazioni e Giuntoli ed i suoi uomini hanno preferito andare sul sicuro, in quel macro universo in cui abbonda l’alta qualità capace di abbattere un luogo comune dinnanzi al quale De Laurentiis ha sorriso: «Gli spagnoli, mi dicevano, non sono adatti al nostro calcio». Il futuro è adesso e a questo Napoli che vive ormai tra le stelle - e sogna quelle della Champions - la Spagna piace, eccome: un esterno basso, un esterno alto, poi poc’altro ancora, forse persino niente, ma per la scrematura ci sono voluto viaggetti in serie in penisola iberica. Perlustrazioni, sondaggi, contatti, relazioni: il Napoli vuole continuare a investire lì, da quelle parti.
CON IL BASCO - Bilbao, per esempio, che è il piacere della vita, anche al nuovo “San Mames”, rinato proprio nello spareggio Champions di tre anni fa con il Napoli: la prima idea, complicata, fu Iker Muniain (25 anni a dicembre), ma quando Giuntoli si è imbattuto in Inaki Williams (23 a giugno), origini ghanese e con passaporto spagnolo, la scena si è modificata ed anche la prospettiva. E sempre lì, Paesi Baschi, c’è la Real Sociedad, altra missione necessaria per seguire il filone desiderato: Mikel Oyarzabal (20 anni appena compiuti) è centrocampista poliedrico sul quale si sprecano gli elogi, fa il trequartista e può diventare uno dei tre di centrocampo o anche il play, per qualcuno ha persino potenzialità da esterno di sinistra e per il Napoli ha varie, rilevanti doti, tra cui quella di rientrare alla perfezione nella propria filosofia; come Yuri Berchiche (27) che però è meno giovane ma a presa rapida e dunque, nel caso, diventare elemento da introdurre sulle fasce (in difesa) dove c’è il rischio di dover comunque intervenire con qualcuno che possa dare fiato a chi c’è oggi.
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