ROMA - Il suo procuratore, Silvio Pagliari, lo aveva detto: "Valutiamo altri campionati". L'esplosione di Milik, poi quella di Mertens, hanno di fatto messo la parola fine all'avventura di Manolo Gabbiadini al Napoli. L'attaccante bergamasco, prelevato per circa 13 milioni nel gennaio del 2014 dalla Sampdoria (e dalla Juve, che ne aveva l'altro 50% del cartellino), può quindi lasciare l'Italia per tentare un'avventura all'estero.
L'OFFERTA - De Laurentiis ha sempre respinto al mittente qualsiasi tipo di proposta. Come quelle dil Wolfsburg o Everton di un anno fa: 30 milioni di euro a cui il presidente ha detto no, sperando in una definitiva esplosione dell'attaccante, chiuso da un Higuain del quale proprio non si poteva fare a meno. Oggi gli inglesi sono tornati alla carica, forse consci di aver un reparto avanzato troppo leggero. Lukaku a parte, il tridente offensivo alle spalle del belga non garantisce quel peso di cui avrebbe bisogno il manager dei Toffees, Ronald Koeman. È per questo che l'Everton ha offerto al Napoli 20 milioni, dieci in meno dell'offerta estiva, ma ampiamente motivata nello scarso rendimento di Gabbiadini. Lui ci sta pensando. Koeman con gli attaccanti italiani ci sa fare: l'esplosione di Graziano Pellè è gran parte merito suo. Dal Psv al Southampton, l'olandese è stato l'artefice dell'ascesa del salentino.
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