INVIATO A CASTEL VOLTURNO - Giovani: e però anche forti. Benvenuti a Napoli, la città del futuro, dove il calcio è Progetto, un’Idea possibilmente diversa di crescere (insieme) e progredire: la carta verde è sul tavolo, fogli accatastati con dentro relazioni che si mescolano, e intorno c’è quella dimensione austera, perché guai pensare d’aver fatto sempre la scelta giusta.
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Chelsea e Tottenham, gli occhi su Diawara
MADE IN ITALY - Con l’Atalanta c’è molto più di un’amicizia e De Laurentiis e Percassi l’hanno pubblicamente ammesso attraverso l’operazione Grassi, la testimonianza di una affinità che va oltre l’aspetto economici: i dieci milioni (circa) spesi nel gennaio scorso, ed inutilizzati per sei mesi, il Napoli ha infatti deciso di depositarli in prestito, ma guarda un po’, proprio a Bergamo, riconsegnandoli alla «Dea» affinché faccia risplendere di nuovo il suo gioiellino. Il resto va da sé: De Laurentiis e Percassi, ma anche Giuntoli e Sartori (i due diesse), hanno anche parlato di Kessié, di Conti, di Caldara e di Sportiello, di tutto ciò possa avere un senso nel mercato che verrà.
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LA GRANDE AMICIZIA - Sono italiani anche i centravanti che maggiormente intrigano, e si sa dall’agosto scorso, però Pavoletti e Zaza hanno storie e caratteristiche ed anche costi diversi: dipenderà da variabili impazziti, il loro ingresso al San Paolo, stadio nel quale Cristiano Giuntoli catapulterebbe con piacere anche Mitrovic del Newcastle, al quale per prendere informazione basterebbe sorbire un tè con Rafa Benitez. Però un té sembra l’abbiano preso anche Genoa e Napoli in questi giorni e Pavoletti è improvvisamente in pole position: si stanno creando le condizioni per chiudere una trattativa evaporata tre mesi fa.
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Zaza: «Dal Napoli finora nessuna chiamata»