ROMA - «Donnarumma? Ha tutto per diventare il più forte portiere del mondo e voglio misurare quanta passione metteranno i cinesi per costruire un grande Milan con Donnarumma. Pogba? Deve avere il tempo per intendersi con Mourinho, ma non è un problema per Paul. Quando portai Nedved dalla Lazio alla Juve, dopo sei mesi Moggi mi disse: ma chi ci hai dato, il fratello di Nedved? Poi, si è ricreduto. Un nome per il mercato 2017? Kean. E non soltanto perché sono il suo agente». Il campionato è fermo, il mercato mai. E nessuno meglio di Mino Raiola può dire dove stia andando. Scrive il presente e appalta il futuro, annotò in estate il Corriere dello Sport-Stadio, in calce al trasferimento record di Pogba al Manchester United. Mai definizione è stata più calzante. Occhio a ciò che afferma oggi, perché sa sempre ciò che dice il Re dei Contratti, il quarantottenne signore che ha messo la firma su 300 milioni di buoni affari e, secondo il portoghese Jorge Mendes, «è l’uomo che sa fare meglio il nostro mestiere»
DONNARUMMA - Raiola ama l’arte e le immagini pittoriche. Se, a suo avviso, Balotelli valeva più della Gioconda, Donarumma è come un Modigliani, ma ora che il ragazzo prodigio di Castellammare di Stabia ha incominciato la seconda stagione da titolare nel Milan ea 17 anni è già diventato il vice Buffon, Mino spinge la metafora più in là. «Gianluigi è come la tela bianca sulla quale un artista dà la prima pennellata, poi la seconda, la terza e così via. E dal nulla nasce un capolavoro. Ecco, Donnarumma è un capolavoro che diventa più bello giorno dopo giorno. Ha 17 anni, però, ha la maturità di un veterano, cerca di migliorarsi in ogni allenamento, è un ragazzo molto serio e molto bene educato. Si ricordi ciò che le dico oggi: Donnarumma può diventare il portiere più forte del mondo».
Leggi l'articolo completo sull'edizione digitale del Corriere dello Sport-Stadio