CARPI - Risalire insieme, sembra essere questa la ricetta vincente del nuovo Carpi. Nonostante la retrocessione, la società emiliana ripartirà dai suoi uomini simbolo: mister Fabrizio Castori e il ds Giancarlo Romairone. Entrambi hanno avuto l'investitura ufficiale da parte del club già nella scorsa settimana, con le dichiarazioni del ds che non lasciano dubbi: "C'era subito la voglia di continuare insieme - ha detto il ds Romairone - e sono contento si sia concretizzata".
LE IDEE SUL MERCATO - La società si sta muovendo per regalare al tecnico una rosa attrezzata, che possa fin da subito lottare per il vertice. "Siamo in uno stato embrionale - ha dichiarato Romairone - ma c'è un patrimonio da non disperdere". Già riscattato Fedele dal Sion, la società di via Marx deve decidere per Sabelli (Bari) e Verdi (Milan). Il nuovo Kevin Lasagna potrebbe essere invece Nocciolini (Forlì), ora lontano dal Parma. "Quando retrocedi di solito lo fai tra spaccature interne, problemi societari e tifosi in contestazione - sottolinea il ds - Noi invece siamo usciti tra gli applausi, facendo il massimo di quello che potevamo. Se riusciamo a riequilibrare subito e magari giocare a Carpi potremo proseguire sulla scia dello scorso anno".
TASSELLO CABASSI - Lo stadio sarà un tassello fondamentale per il futuro del Carpi. Società e tifosi vorrebbero tornare a giocare al "Cabassi", impianto che ha visto la promozione del club dalla Serie D alla Serie A. Comune e società stanno definendo gli ultimi accordi. A seguire sarà determinante il parere della Commissione di Vigilanza provinciale sulla nuova curva da 2.100 posti che porterà la capienza complessiva ai 5.500 necessari alla deroga.