MILANO- Bryan Cristante da grande talento a meteora nel giro di un anno e mezzo? Il centrocampista classe 95, nell’estate del 2014, è stato ceduto dal Milan al Benfica per una cifra record di sei milioni di euro per un calciatore di 19 anni che aveva messo insieme la miseria di 3 presenze in Serie A, una in Champions League e una in Coppa Italia. I tifosi rossoneri erano indignati con Adriano Galliani e con la società per essersi privati di un sicuro talento che avrebbe fatto per anni le fortune del Milan viste le sue qualità e la sua personalità. A distanza di tempo, però, si può dire che il club di via Aldo Rossi, per ora, ha compiuto un vero e proprio capolavoro in sede di mercato.
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PARENTESI BENFICA- Nella passata stagione, Cristante ha vinto il campionato portoghese e la Coppa di Lega ma non è stato affatto un protagonista. In un anno mezzo ha totalizzato solo 15 presenze e una rete con la maglia del Benfica. Troppo poco per un calciatore che avrebbe dovuto imporsi come uno dei migliori giovani italiani all’estero e che invece, per una serie di circostanze, non è mai sbocciato. Ad inizio gennaio il ritorno in Serie A, tra le fila del Palermo, doveva essere il suo rilancio ma il calciatore nato a San Vito al Tagliamento ha visto più la panchina che il campo da gioco.
IL MILAN GONGOLA- La società rossonera ha un ricco settore giovanile ed è sempre molto attenta ai ragazzi del suo vivaio. Basti pensare che Davide Calabria e Manuel Locatelli si allenano e sono ormai in pianta stabile con la prima squadra e hanno fatto intravedere ottime potenzialità. La cessione di Cristante nel 2014 fece molto discutere e ci furono polemiche che andarono avanti per diversi mesi. La verità è che i rossoneri, per amore di bilancio, rischiarono molto privandosi di un giocatore talentuoso per mettere a bilancio una grande plusvalenza. Ad oggi, le prestazioni non troppo convincenti del classe 95 stanno dando ragione al club di via Aldo Rossi che ora ha un altro talento in casa da far crescere e maturare come Manuel Locatelli, centrocampista classe 98, per cui anche Silvio Berlusconi si è sbilanciato tanto incensandolo e dipingendolo come uno dei cardini futuri del Milan.