NAPOLI - Pronti, via: il mercato sta per partire e le grandi manovre vanno avviate, restando nell'ombra e però sporgendosi un po', presentandosi - o facendolo attraverso terzi - e comunque sbilanciandosi. Sarà comunque necessario sfoltire l’organico, rinunciare a chi è ai margini e comunque rappresenta un costo (in bilancio). Il riassunto del quadrimestre precedente serve a inquadrare la strategia, perché quando si apriranno le ostilità bisognerà avere definito la strategia, che nascerà con la cessione di Zuniga, di De Guzman e di Henrique, oltre dieci milioni di euro d’ingaggio (circa la metà già riconosciuti) e una serie di opzioni che partono dal Bournemouth (seriamente lanciatosi sul colombiano e sull'olandese, per blindare una salvezza che ora pare possibile) ed atterrano in Brasile (dove il difensore ha un suo appeal). Però, c’è altro...
ECCOLO LA’. Si chiama (sinteticamente) André Gomes, è il centrocampista che il Napoli ha individuato nel suo intenso viaggiare, ha piedi e la struttura che serve ad un club che deve imporsi, ha «studiato» da grande e dicono lo possa diventare, nonostante al Valencia giochi pochino (in campionato: nove presenze, 678 minuti e un gol; in Champions: 4 partite, 251 minuti e pure qua un gol) ma ha quel che serve per irrobustire ulteriormente un settore che ha bisogno di talento, di internazionalità. La fase di avvicinamento è stata attivata e chi dev'essere a conoscenza delle intenzioni del Napoli è ormai adeguatamente informato: non sarà semplice, dovendo andare a trattare con la GestiFute, la società che fa capo a Jorge Mendes, il re dei manager. Ma il Napoli sembra abbia rotto gli indugi: perché in André Gomes pensa ci siano le caratteristiche per rinforzarsi, per intervenire adeguatamente in un organico già di qualità elevata.
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