TORINO - Per il momento la situazione Cuadrado-Juventus è in stallo, ma potrebbe risolversi a strettissimo giro di posta. Due i motivi per cui il Chelsea sostanzialmente non ha ancora sciolto i nodi relativi all'esterno colombiano ex Fiorentina. In primis la questione soldi. Roman Abramovich, dopo averlo pagato 33 milioni di euro più il prestito di Salah a gennaio, soltanto sette mesi fa, vorrebbe rientrare della spesa ed esige che le pretendenti arrivino con soldi "cash". In seconda battuta, quello che più preoccupa il Chelsea, l'aspetto che sta intralciando qualsiasi trattativa, sono le alternative. Josè Mourinho, prima di lasciar partire l'ex viola, vuole avere in mano il suo alter ego. Altrimenti non se ne fa nulla. Ma forse la situazione sta per sbloccarsi. Lo Special One ha trovato il giocatore in grado di sostituirlo: Pedro del Barcellona. Persone molto vicine al giocatore sono sicure: il 27enne esterno vuole lasciare la maglia blaugrana per giocare con maggior continuità, cosa che non è successa la passata stagione. Il "Mirror" conferma gli spifferi di corridoio, "The Sun" ribatte sostenendo che il giocatore non ha intenzione di lasciare i campioni d'Europa.
CLAUSOLA - Ma la realtà l'ha spiegata benissimo Luis Enrique: «Io non voglio che parta nessuno ma c'è una clausola nel contratto di Pedro - ha detto il tecnico blaugrana nella prima conferenza stampa stagionale -. Io non obbligo nessuno a restare e non garantisco il posto a nessuno. Sarà una decisione personale. Sapete cosa penso di Pedro: conosco il suo valore e il suo rendimento. Quindi spero che resti». La realtà è che i Blues stanno trattando in maniera serrata con la dirigenza catalana per portare il giocatore a Londra, dopo che la clausola rescissoria nelle ultime settimane è scesa da 150 a 30 milioni di euro. Un chiaro segnale per gli acquirenti. Tanto quella che conta, alla fine, è la volontà del giocatore. Inutile puntare i piedi e rischiare di scontentare tutti. Quando e se la trattativa andrà in porto Cuadrado sarà libero di volare a Torino. La formula? I bianconeri spingono per un prestito oneroso a 4 milioni di euro con diritto di riscatto fissato sui 24, cifra che si avvicina molto ai 34 richiesti dal patron russo. Ovviamente il club di corso Galileo Ferraris non può far altro che restare alla finestra.