Portogallo, il Benfica riparte da Pato

Il club portoghese irrompe con forza nella corsa per il cartellino dell’ex milanista, cercato di recente dalla Lazio
Portogallo, il Benfica riparte da Pato© Action Images / Reuters
Andrea De Pauli
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MADRID - Il Benfica del nuovo corso Rui Vitoria ha deciso di scommettere su Alexandre Pato. La notizia, diffusa dai media brasiliani, è stata prontamente ripresa in Portogallo. A quanto pare, le aquile lusitane sarebbero già volate alla sede del San Paolo per tastare il terreno, salvo essere prontamente rispedite negli uffici dei concittadini del Corinthians, la squadra che possiede tutt’ora il cartellino dell’exmilanista. La situazione che, in partenza, sembrava piuttosto ingarbugliata, anche in virtù delle recenti tensioni tra il giocatore e i due club, portati in tribunale per una questione legata ai diritti del Papero, in realtà si sarebbe rivelata decisamente più lineare. Le due società, infatti, non vedono l’ora di liberarsi dell’oneroso stipendio del giocatore, 800 mila reales al mese, più o meno 230 mila euro, che hanno deciso di spartirsi equamente, mentre l’attaccante, 26 anni il prossimo 2 settembre, sembra impaziente di far ritorno in Europa, dove sarebbe stato sondato, negli ultimi tempi, anche dalla Lazio.

RIFONDAZIONE - Con il San Paolo che non sembra intenzionato ad esercitare l’opzione d’acquisto pattuita al momento del prestito e il Corinthians deciso a spalancare le porte d’uscita, l’operazione potrebbe chiudersi ad un prezzo inferiore ai 10 milioni di euro. Pato, così, diventerebbe la pietra angolare del nuovo Benfica del dopo Jorge Jesus, il tecnico passato agli acerrimi rivali dello Sporting dopo sei anni di trionfi e delusioni alla guida delle aquile, su tutte le due finali consecutive di Europa League perse contro Chelsea e Siviglia nel 2013 e nel 2014. La squadra di Lisbona è alle prese con il completo restyling del pacchetto offensivo, a causa della partenza di Jonas e Lima, 50 reti in due nell’ultima stagione, prossimi all’approdo in Cina sotto la sapiente regia di Jorge Mendes.

@andydepauli

 

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