NAPOLI - Il tormentone eccolo qua: perché altrimenti che estate sarebbe? Succede nella musica, capita al mercato: e stavolta si danza a destra (e un po’ anche a sinistra), tra Darmian e Vrsaljko, tra quei dieci milioni che fanno la differenza (eccome). Il quarto basso, ora si dice così, deve avere gamba, corsa, interpretazione poco libera della linea, capacità di attaccare ed anche di difendere (chiaramente): ce l’ha Darmian, tutto ciò; ce l’ha anche Vrsaljko, ma il fatto che separa dall’opinione è nella richiesta. Poi magari va a finire che muta la scena, che magari Ghoulam si ritrovi - inaspettamente, ma sino ad un certo punto - sul mercato, che l’Arsenal dia un senso ai rumors presentando quest’offerta da quindici milioni di euro: e allora a quel punto versamente rischia di essere stravolto il mercato, facendo d’una ricostruzione leggera una rivoluzione (quasi) totale e ritrovandosi con entrambi. Però è complicata, eh!
IN VANTAGGIO - Vi diranno che non ci sono stati contatti, vi diranno che sono chiacchiere da bar, vi diranno che non ci sono state telefonate e incontri: vi diranno l’esatto contrario di tutto, perché la riservatezza non deve essere un optional. Non vi diranno che Vrsaljko (23 anni) non sia l’esterno giusto per vari motivi: quelli tecnici, ovviamente, quelli anagrafici, come s’è visto, quelli economici, perché con una decina di milioni - la cifra lasciata trapelare dal Sassuolo nell’approccio di sabato scorso - si potrebbe fare. Però c’è un particolare che rischia di pregiudicare l’affare: il Genoa, un anno fa, al momento del passaggio del croato al Sassuolo, inserì una clausola che prevede, in caso d’eventuale cessione entro un anno, il riconoscimento del 40% della cifra incassata. Dunque, resterebbe poco. E poi con Zapata che piace molto alla Sampdoria, viene anche meno la contropartita tecnica: a questo punto, rimane El Kaddouri, che agli emiliani piace.
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