MILANO - L’Inter frena sulla cessione di Kovacic e fa sapere che il futuro del croato non è ancora stato deciso, ma in realtà Mateo è destinato al Liverpool. Perché senza la sua cessione non sarà possibile (eventualmente) mettere in lista il grande colpo che Mancini ha in mente per la mediana: Kondogbia o Imbula. Colpa delle norme del fair play finanziario che opprimono i nerazzurri e che permetteranno loro di inserire tra i 21 (16 giocatori “liberi”, 4 italiani e 1 prodotto del settore giovanile interista) solo i nuovi acquisti coperti da cessioni. Esempio: se Kondogbia fosse pagato 30 milioni, potrebbe giocare in Europa solo se venissero incassati 30 milioni dalle partenze. Ecco perché Kovacic è il giocatore con cui l’Inter vuol far cassa, fatti salvi i soldi che arriveranno dal Sunderland per Alvarez (magari dopo un accordo senza ricorso alla Fifa) e dalle altre cessioni minori.
RETROSCENA BALOTELLI - Kovacic deve fruttare denaro contante, non contropartite tecniche. All’Inter i Reds hanno proposto Mario Balotelli (e non a caso Mino Raiola nelle scorse settimane è stato ad Appiano Gentile a parlare con Ausilio...), ma l’attaccante nato a Palermo non rientra nei piani nerazzurri perché Mancini vuole un esterno. Thohir valuta il croato 30 milioni di euro e da corso Vittorio Emanuele filtra che le cifre finora ipotizzate (22,6 milioni più 2 di bonus) sono troppo basse. Da Liverpool, però, nessuno si scompone: Rodgers considera Mateo il numero uno delle lista e filtra che a breve un’offerta ufficiale arriverà. L’Inter proverà a negoziare a rialzo, ma il finale pare scontato. Neppure il Fenerbahce si è fatto vivo ufficialmente per Guarin e in sede non è arrivata la proposta da 11 milioni reclamizzata dai quotidiani turchi. Lo Schalke 04 ha sondato per Nagatomo, che interessa anche alla Samp. Per Benassi con il Torino accordo ancora lontano per risolvere la comproprietà.