UDINE - Tutti lo cercano, tutti lo vogliono. Simone Scuffet piace ai top club perchè ha la stoffa del predestinato. Testa sulle spalle, tranquillità, fiducia e parate da veterano. A San Siro è riuscito a neutralizzare ogni affondo dell'Inter. «Molti ragazzi mi hanno fatto i complimenti - ha detto a Sky - è chiaro che quelli di Handanovic mi hanno fatto doppiamente piacere perché ho sempre detto di ispirarmi a lui. È un punto di riferimento». Sembra il nuovo Buffon o il nuovo Zoff. La vocale finale non c'è nel cognome del classe 1996 che ha tenuto un profilo basso nonostante una prestazione mostruosa. «Tutte le gare vanno affrontate allo stesso modo. Fa piacere fare una buona prestazione, soprattutto quando si raggiunge il risultato. Penso che la parata sul tiro di Hernanes sia stata la più difficile della serata, ma non so se sarei riuscito a prendere il colpo di testa di D'Ambrosio senza l'intervento di Domizzi».
GUIDOLIN - «Non ho mai schierato un portiere così giovane in tutta la mia carriera e il ragazzo sta rispondendo molto bene. La sua educazione e la serenità che gli porta la famiglia sono i suoi punti di forza. Sono convinto che avrà un futuro importante», le parole del tecnico che ha eletto Scuffet titolare al posto di Brkic.