MADRID (SPAGNA) - La relazione tra il Real Madrid e Isco potrebbe essere a un passo dalla sua conclusione. Relegato a un ruolo da rincalzo dall’arrivo del nuovo tecnico Santiago Solari e da sempre fuori dalle logiche di clan che caratterizzano lo spogliatoio merengue, il fuoriclasse di Malaga pare aver rotto anche con il Santiago Bernabeu, che finora l’aveva sempre sostenuto a oltranza. A complicare ulteriormente la situazione del vecchio pupillo di Lopetegui, l’incidente diplomatico che l’ha visto rifiutare la fascia di capitano che gli porgeva Marcelo, poco prima della mezz’ora della disastrosa sfida con il Cska Mosca di ieri sera. E il nervosismo del ragazzo cresce, insieme alla possibilità di una partenza da Madrid che potrebbe essere anche non troppo lontana. Le big d’Europa, ad iniziare dalla Juventus, seguono la situazione con molto interesse.
LO STRAPPO COL BERNABEU - Al centro del progetto Lopetegui già dai tempi della Nazionale, Isco sta vivendo una stagione a dir poco disgraziata. Messo fuori causa, a fine settembre, da un inopportuna appendicite, il fantasista è riapparso con la casacca da titolare giusto in tempo per l’umiliante manita incassata al Camp Nou e costata la panchina del suo grande mentore. Dall’arrivo di Solari, con cui il rapporto è tutt’altro che idilliaco, il ragazzo è sparito dalla scena. Appena due le gare, entrambe ininfluenti, in cui Magia è partito dall’inizio nel corso della nuova gestione: il ritorno di Coppa del Re con il Melilla, dopo il 4-0 corsaro dell’andata, e, appunto, l’ultima partita col Cska, col primato del gruppo di Champions già acquisito. Per il resto, 95 minuti complessivi da rincalzo nelle altre 5 partite disputate dai blancos. E proprio ieri sera si è consumato lo strappo con il Santiago Bernabeu, che al 10’ della ripresa ha contestato una leziosa giocata del talento andaluso, che si è concesso uno stucchevole dribbling di troppo su Schennikov, invece di sparare direttamente in rete da ottima posizione, sul 2-0 per i russi. Giocata che poteva riaprire la gara. Isco non ha gradito e si è rivolto direttamente agli spalti. “Che volete!”, il labiale, che secondo la Cadena Cope sarebbe stato accompagnato da un irriguardoso “Hijos de p...”.
LA FASCIA BOLLENTE - A complicare ulteriormente la situazione, è sorta una polemica riguardante la fascia di capitano, che ha agitato i dibattiti notturni. Al momento della sostituzione di capitan Marcelo, avvenuta al 29’ della ripresa, il brasiliano ha offerto la fascia ad Isco, che però ha indicato al brasiliano il subentrante Carvajal come il destinatario più adeguato. A fine gara, interrogato sulla questione, Marcelo ha confermato i fatti e ha dichiarato di non sapere il motivo dell’indicazione di Isco. Diversi media hanno letto la situazione come un chiaro segno del nervosismo del 22 blanco se non, addirittura, come la conferma della definitiva rottura con l’ambiente merengue. In realtà, alla base della decisione di rinunciare alla fascia da capitano c’è una promessa tra compagni. Le gerarchie dello spogliatoio blanco sono piuttosto chiare e seguono il criterio cronologico. Il giocatore con la maggiore anzianità è capitan Sergio Ramos. Seguono, nell’ordine, Marcelo, Benzema, Varane, Nacho, Modric. Il seguente è Isco, arrivato alla Casa Blanca nel luglio del 2013 e presentato ufficialmente solo tre giorni prima di Carvajal. La settimana scorsa Isco aveva indossato la fascia nella partita col Melilla e aveva promesso a Carvajal che gliel’avrebbe lasciata volentieri nell’occasione successiva, coincisa, appunto, con il crollo interno di Champions col Cska. Tutto nella norma, in questo caso, ma la facilità con cui è sorta la polemica non fa che testimoniare la tensione che circonda lo stesso Isco, che a quanto pare sta considerando sempre più seriamente la possibilità di un addio.