Xavi: «Cristiano Ronaldo? Messi è più forte»

Geniale in campo, panoramico e sincero nelle disamine. Parla l’ex centrocampista del Barça: «Il paragone non può reggere. Leo non è il più forte al mondo ma della storia»
Centrocampo: Xavi - Presenze accanto a Messi: 399© EPA
di Andrea Ramazzotti
3 min

MILANO - Con il suo calcio fatto di classe ha stregato generazioni di tifosi spagnoli e non solo. Per anni a Barcellona insieme alle stelle della Pulce Messi e dell’Illusionista Iniesta ha brillato il Genio di Xavi Hernandez, uno dei giocatori più intelligenti della storia di questo sport. Re delle verticalizzazioni e dei filtranti “impossibili”, ha disegnato calcio a grandissimi livelli, vincendo tutto quello che poteva con il Barça e con la Roja. Adesso che è prossimo a compiere 39 anni, è arrivato alle ultime “recite” di una carriera da calciatore inimitabile (o quasi), ma ha ancora voglia di stupire e con l’AlSadd punta a chiudere con un ultimo acuto per poi iniziare ad allenare. «Mi piacerebbe vincere la Champions asiatica - ci ha confidato parlando al telefono dal Qatar - e domani (oggi, ndr) avremo la semifinale di ritorno contro gli iraniani del Persepolis. All’andata abbiamo perso 1-0 in casa, ma non è finita e daremo tutto. Sarebbe bello alzare la coppa e a dicembre giocare il Mondiale per club».

In caso di eliminazione, invece, dirà addio al calcio giocato?
«Al 99% questa è la mia ultima stagione perché a quasi 39 anni è normale essere stanchi e aver bisogno di cambiar strada. Ormai penso come un allenatore e ho già preso il primo patentino per guidare una squadra anche se il corso come tecnico Uefa Pro lo finirò a maggio. Non è ancora tempo di annunci o addii, ma chiaramente su quello che farò ho riflettuto».

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Barcellona-Inter di domani che sfida sarà?
«Come quella del 2010, più o meno. Il Barça farà l’incontro e l’Inter si difenderà per poi ripartire in velocità con Icardi e Perisic. I miei ex compagni sono favoriti e vedrete che domineranno il possesso per mettere in difficoltà gli avversari. Se cerchi solo di non subire, uscire indenne dal Camp Nou non è facile».

Non avere di fronte l’infortunato Messi però sarà un bel vantaggio per Spalletti.
«Un grandissimo vantaggio perché Leo è il più forte con cui ho giocato, l’unico che può fare la differenza da solo e in qualsiasi momento».

Più di Cristiano Ronaldo?
«Sì, senza dubbio. Per me Messi è il più forte del mondo. Anzi, il più forte della storia».

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