L'anima profonda del calcio in un libro

Il calcio visto dagli occhi dei bambini è pieno di sogni, speranze, coraggio, altruismo. Così diverso da quello dei genitori. Un libro dal titolo "Il Rettangolo dei Sogni" mostra la vera anima dello sport più popolare al mondo. E forse più sconosciuto
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Cortili deserti, genitori sempre di fretta, il pallone che rotola verso il palo più lontano. Un bambino che va dall'avversario per dargli una pacca sulla spalla. Il calcio dei nostri tempi è qualcosa di profondo e invisibile, siamo convinti di conoscerlo e dominarlo, ma poi basta mettersi dalla parte dei bambini per scoprire qualcosa di indecifrato e fantastico, fatto di sogni, passioni, sfide. Il tipico patrimonio umano che, crescendo, ci lasciamo alle spalle perdendo un po' del nostro coraggio e lasciando spazio all'ovvio.

Perché un bambino, quando si trova su un campo di calcio, è davanti a una sfida formidabile. E' solo con se stesso: c'è lui e l'avversario. Lui è l'allenatore. Lui e i compagni. Lui e il pallone. Lui e il genitore, che in tribuna magari diventa altro, uno sconosciuto, uno che urla, sbraita, si agita, inseguendo quel successo che non ha raggiunto nella vita. In «Il Rettangolo dei Sogni» non si parla di calciatori famosi, ma di bambini che giocano ogni giorno, inseguendo un sogno o forse solo una piccola felicità. Sono Luca, Carlo, Federico, piccoli protagonisti attraverso i quali la storia universale del calcio si rinnova ogni giorno, anche se in silenzio, lontano dai riflettori, anzi, proprio per quello.

Le storie, che toccano molti registri emotivi e ambienti diversi, sono state scritte da tre appassionati di calcio, Mario Bocchetti, Ciro Ruotolo e Silvio Crisari: i primi due scrivono, il terzo vive nel calcio, da allenatore in Italia e all'estero. Un libro a sei mani è una sorta di di anonimato collettivo, un'operazione rischiosa, eppure il tratto è forte, comune, il sentimento è unico, come fosse stato scritto da una persona sola. I tre, di sicuro, sarebbero perfetti compagni di squadra in un'ideale linea a tre di centrocampo. Quello che emerge dalle centotrenta pagine da leggere tutte d'un fiato è la passione, la voglia di correre dietro a un pallone e di farlo insieme con i bambini, toccando il cuore - come ricorda Giovanni Malagò nella prefazione - ma non con l'obiettivo di tratteggiare un mondo ideale, fatto di colori pastello. Nelle pagine affiorano storie umane e profonde contraddizioni di chi ti costringe a scegliere tra calcio e altro, piccoli atti di eroismo sportivo di genitori, preti e maestri di calcio, e incomprensioni insolute, ma se c'è una cosa che emerge più di tutte è l'amore per il pallone e la sua forza rigeneratrice, come un tiro all'incrocio dei pali. «Il Rettangolo dei Sogni» è un libro scritto con sincerità e rivolto a tutti, ragazzi e genitori, allenatori e tifosi, un libro che genitore e figlio possono leggere insieme, a patto di onorarlo poi nel migliore dei modi: giocando insieme a pallone. 

«Il Rettangolo dei Sogni» (Europa Edizioni, pagg. 130, 13 euro)


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