FIUMICINO (Roma) - Salta l'elezione del presidente federale. Dopo tre scrutini, neanche al ballottaggio Sibilia e Gravina sono arrivati al fatidico 50+1 necessario per l'elezione. A questo punto si va spediti verso il commissariamento della FIGC da parte del numero 1 dello sport italiano, il presidente del Coni Giovanni Malagò.
ORE 22: ORA COSA SUCCEDE?
Dopo l'ennesima figuraccia del calcio italiano, è tutto nelle mani di Malagò che già subito dopo il flop mondiale aveva invocato il commissariamento della federazione, posizione mantenuta e ripetuta in continuazione anche a 48 ore dal voto di oggi. Tra una FIGC senza presidente e una Lega Serie A già commissariata, il numero 1 dello sport italiano ha convocato la Giunta straordinaria per giovedì pomeriggio. I tempi sono strettissimi, il 3 febbraio si parte per l'Olimpiade invernale di PyeongChang, ma già si immagina un commissariamento lungo, di sei mesi che potrebbero poi raddoppiare. I temi sono tanti, la squadra da decidere. Lo schema potrebbe essere un commissario 'forte', un subcommissario operativo e uno possibilmente tecnico, come fu dopo Calciopoli quando il pallone italiano dovette affrontare un'altra rifondazione. L'unica carica che resterà, perché non decade, è quella del dg Michele Uva.
20.15 FERRERO: UNA BUFFONATA. MAROTTA: GIORNATA NERA
«C'erano tre candidati, era scritto che doveva finire cosi'. E' stata una buffonata, ora ci sara' il commissariamento, ma io sono un po' malizioso: per me c'era sotto un piano per andare verso questa direzione. Dovevamo rinviare le elezioni e trovare una condivisione perche' il calcio ci guarda. Al centro va messo il pallone e non le poltrone. Dobbiamo cambiare questo calcio, riportare le gente allo stadio, e invece cosi' abbiamo fatto un'ulteriore figura di c...». Così il presidente della Samp Ferrero commenta il flop delle elezioni. «Avete visto voi la giornata, questo epilogo e' la sconfitta del calcio italiano. Giornata nera? Esatto, non bianconera», ha aggiunto l'ad della Juventus Beppe Marotta.
TOMMASI: FOTOGRAFIA DEL CALCIO ATTUALE - “Nessun accordo con Gravina e Sibilia? Gli accordi si potevano trovare ma il presupposto era la mia presidenza, non per un motivo personale ma semplicemente perché pensiamo che il cambiamento debba passare solo attraverso una scelta coraggiosa. Detto questo all’ultima votazione abbiamo deciso di votare scheda bianca, prima di sapere cosa avrebbero fatto gli altri due candidati, perché comunque per noi il cambiamento non poteva venire con le logiche con cui siamo arrivati a questa assemblea. Questa giornata è una sconfitta per il calcio italiano? E’ la fotografia del nostro momento. Stiamo soffrendo da un punto di vista sportivo e ancora di più da quello istituzionale. Ci prendiamo le nostre responsabilità perché non siamo riusciti a convincere gli altri che si poteva iniziare un percorso di cambiamento che il nostro calcio deve cercare. Questa è una sconfitta perché dobbiamo iniziare dalla pagina numero 1 per costruire. Tante cose che sono state fatte fino adesso sono andate bene, molte altre dobbiamo farle. Ora il commissariamento ci costringe a fare una riflessione profonda e che prenda in mano la voglia di riscatto che c’è da tante parti. Il commissariamento è la vittoria di Malagò? Non credo che Malagò esulti quando commissaria una Federazione, soprattutto se è la Federcalcio e a maggior ragione se succede dopo una giornata come questa. Ha provato in tutti i modi a cercare degli accordi, ha provato a proporre un rinvio ma non c’è stato modo. L’Assemblea si è espressa democraticamente ma non credo che Malagò stia esultando per questa situazione: questo è un problema in più per il CONI”.
+++GIOVEDI' 1 FEBBRAIO ORE 15 RIUNIONE DEL CONI+++
Il pomeriggio di giovedì ci sarà il nome del commissario. Potrebbe essere lo stesso Malagò che presiederà la giunta.
19.19 ORA TOCCA A MALAGO': CHE SUCCEDE?
Il commissario dovrebbe essere scelto e annunciato nelle prossime 24/48 ore. A lui spetterà il compito di cambiare le regole del calcio, a partire dalla modalità elettiva, e di scegliere il prossimo commissario tecnico
19.06 UFFICIALE: NESSUN ELETTO
Al ballottaggio le schede bianche hanno totalizzato il 59%. A Sibilia l'1.85%, a Gravina il 39%.
19.05 DE LAURENTIIS: «UNA PERDITA DI TEMPO»
"E' stata una perdita di tempo e una rottura, come avevo previsto. Lo sapevo che finiva così. Il calcio va ricostruito dalle fondamenta". È lo sfogo del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, nel corso della quarta e ultima votazione all'assemblea elettiva della Figc che va verso il mancato raggiungimento del quorum con conseguente commissariamento della federazione, a causa delle indicazioni di votare scheda bianca da parte di Aic e Lega Dilettanti.
18.50 CHIUSE LE QUARTE VOTAZIONI
Si aspetta solo il responso ufficiale, ma la Figc non ha saputo trovare un presidente
18.15 SIBILIA-GRAVINA, ACCUSE A DISTANZA
«Ho cercato in tutti i modi di trovare un accordo ma non ci sono le condizioni per procedere. Chiedo ai delegati della LND di votare scheda bianca». Così Sibilia prima del voto. A questo punto, con le schede bianche di Sibilia e Tommasi, salta l'elezione e si procede spediti verso il commissariamento. «Avevamo dato la possibilità a Gravina di diventare presidente, non ho ricevuto alcuna risposta se non una telefonata dello stesso Gravina che mi ha detto di non poter accettare l'accordo. Ho preso atto e ho chiesto di voltare scheda bianca» ha dichiarato Sibilia successivamente ai media. La replica di Gravina: «Chiedo scusa agli italiani, la partita andava giocata fino in fondo ma qualcuno ha deciso di prendere il pallone in mano e di portarselo via. Non stiamo a parlare di proposte di accordo, che definisco volgare. Non potevo accettare la presidenza, a dispetto di un progetto, di una squadra, di un pacchetto di voti che va oltre la Lega Pro. Non è la sconfitta del calcio italiano, ma la certificazione della sconfitta di una classe dirigente».
18.00 SIBILIA E GRAVINA A COLLOQUIO
I due candidati al ballottaggio cercano un accordo dell'ultim'ora per evitare il commissariamento. Sibilia pronto a fare una breve dichiarazione, alle 18.15 ci potrebbe essere la votazione.
17.35 COMMISSARIAMENTO POSSIBILE
C'è anche un altro scenario: se il 20% di Tommasi votasse scheda bianca, si potrebbe arrivare a una mancata elezione, una fumata nera che potrebbe portare dritta al commissariamento.
17.03 BALLOTTAGGIO SIBILIA-GRAVINA
Esito terza votazione, come prevedibile, senza elezione: Sibilia e Gravina vanno al ballottaggio con percentuali simili, poco sotto al 40%, con Tommasi che conserva il 20% e che a questo punto sarà decisivo. A meno che
16.10 SI VA ALLA TERZA VOTAZIONE
Decisiva a questo punto la terza votazione, dove "basterà" prendere il 50+1% dei voti per essere eletto: se nessuno dei candidati dovesse vincere, si andrebbe al ballottaggio tra i due candidati più eletti
16.08 SECONDA VOTAZIONE: NESSUN ELETTO
Risultato della seconda votazione: Sibilia 40,41% non eletto; Gravina 36,29% non eletto, Damiano Tommasi 22,23% non eletto, Schede bianche 1,07%.
15.15 - SECONDA VOTAZIONE: BASTERANNO I 2/3
Al primo scrutinio serviva il 75% dei voti validamente espressi per essere eletti; al secondo bastano i 2/3; al terzo scrutinio la maggioranza semplice; se non viene raggiunta, ballottaggio tra i primi due candidati (serve la maggioranza dei voti validamente espressi, contando anche le bianche).
15.22 - TOMMASI NON RITIRA LA SUA CANDIDATURA
15.09 - DE LAURENTIIS NON HA VOTATO
Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, non è riuscito ad accreditarsi in tempo per la prima votazione. Voterà dalla seconda.
15.01 - PRIMA VOTAZIONE: NESSUN ELETTO
Cosimo Sibilia 39,7%, Gabriele Gravina 37,06%, Damiano Tommasi 22,34%, Schede bianche 1,22%
14.52 - CONCLUSA LA PRIMA VOTAZIONE
Si è appena conclusa la prima votazione per eleggere il nuovo presidente della Figc. A breve i risultati.
14.10 - AL VIA LA PRIMA VOTAZIONE
Chiusi gli interventi, l'assemblea elettiva della Figc è ora chiamata alle urne. Al via la prima votazione per la nomina del presidente federale (tre i candidai in corsa, Gabriele Gravina, Cosimo Sibilia e Damiano Tommasi): per essere eletti al turno inaugurale occorre il 75% dei voti spettanti ai delegati presenti.
14.00 - SIBILIA: «SE ELETTO, CLUB ITALIA A EX GIOCATORE»
"Se dovessi essere eletto presidente, dico a Tommasi che il Club Italia sarà affidato a un ex calciatore, a uno della materia, un nazionale che curi rapporti con il ct e con i convocati". Lo ha detto il numero uno della Lnd, Cosimo Sibilia, durante l'Assemblea Elettiva della Figc a Fiumicino. "Qualcuno ha detto che ero il cavallo di troia del presidente del Coni: rivendico l'amicizia con Malagò ma alle volte sono andato anche contro il Coni". (in collaborazione con Italpress)
12.50 - GRAVINA: «30 ANNI DI ESPERIENZA UN REQUISITO, NON UN LIMITE»
"Se vivi il calcio con passione, non lo puoi rinnegare o oltraggiare, ma solo onorare". Lo ha detto il presidente della Lega Pro e candidato alla poltrona di presidente della Figc, Gabriele Gravina, durante l'assemblea elettiva della Federcalcio in corso a Fiumicino. "Da 30 anni faccio parte di questo carrozzone? Forse usavi il disprezzo per colpire me - ha detto Gravina, rivolgendosi a Cosimo Sibilia, presidente Lnd e altro candidato assieme a Damiano Tommasi - Sì, da 30 anni sono al servizio del calcio, da presidente di una piccola societa' arrivata in Serie B (il Castel di Sangro, ndr) a dirigente di Lega e federale, che ha mantenuto una linea coerente senza cedere alle logiche delle spartizioni. Ma trent'anni di esperienza non dovrebbe essere un limite ma un requisito necessario". Dal calcio, "miscelando risorse ed idee", Gravina ha imparato che "bisogna essere pronti al cambiamento, ad inventare al volo una nuova strategia per portare a casa il risultato. L'obiettivo della federazione è la sostenibilità, senza divisioni, divisori e barriere". Il massimo dirigente della Lega Pro ha poi illustrato brevemente il suo programma, tra i cui punti c'è "la riforma dei campionati, con 40 squadre in totale tra A e B, e il re-inserimento del semi-professionismo alla sola Serie C. Sono pronto a difendere le mie idee con fierezza, restero' in questo mondo a prescindere da come andra' a finire questa giornata. Il nostro calcio deve tornare ad entusiasmare chi lo fa e chi lo segue. Oggi il nostro movimento deve rimettersi in marcia per uscire nel pantano in cui e' finito, occorre un'accelerata decisa per un movimento che e' la spina dorsale del nostro paese", ha concluso Gravina
12.50 - NICCHI: «PENTITO DI NON ESSERMI CANDIDATO»
"Damiano, tu hai un peso importante ma non possiamo chiuderci nel mondo delle componenti tecniche, perché da soli non si va da nessuna parte. Purtroppo non hai avuto la possibilità di legare e noi non possiamo non ascoltare le leghe". Questo il messaggio lanciato da Nicchi a Tommasi durante l'assemblea elettiva della Figc in corso a Fiumicino. "A un certo momento mi sono pentito di non essermi candidato alla presidenza, perché forse per meriti avremmo potuto proporci, ma sono rispettoso dei ruoli - ha spiegato il presidente dell'Associazione italiana arbitri -. Sono contento che Ulivieri abbia capito questo momento difficile e cerchi insieme a tutti di fare una sintesi.Ringrazio Sibilia per aver messo nel suo programma punti importanti di attenzione nei nostri confronti, mi dispiace però che non mi abbia fatto un telefonata in questo periodo, forse perché gli arbitri valgono solo il 2 per cento. Ringrazio Gravina per essersi interessato dei nostri problemi e faccio l'augurio a tutti e tre i contendenti, sperando che venga fatta la scelta giusta".
12.10 - TAVECCHIO: «ITALIA MODELLO IN TUTTO IL MONDO GRAZIE AL VAR»
dall'inviato a Fiumicino Ettore Intorcia
«Abbiamo deciso di introdurre il Var, primi nel mondo con altre due federazione. Grazie alla collaborazione dei club e al grande lavoro degli arbitri l’Italia è stata presa a modello in tutto il mondo per i risultati di garanzia e giustizia». Così Carlo Tavecchio, presidente dimissionario della Figc, nel suo discorso d’apertura dell’assemblea elettiva convocata a Fiumicino per scegliere il suo successore. Nel suo intervento, Tavecchio ha anche ricordato «i risultati determinanti dal punto di vista strategico-politico perché l’Italia possa sedere in un contesto mondiale. Siamo presenti nei punti strategici», ha detto a proposito della nomina di Evelina Christillin nell’esecutivo Fifa e di Michele Uva alla vice presidente Uefa. «Non cedete a chi vuole far credere che il calcio italiano sia il male assoluto», ha aggiunto rivolgendosi ai delegati.
12.00 - ULIVIERI: «VORREMMO VOTARE GRAVINA»
"Chi meglio tra Gravina e Tommasi? Io sono in mezzo, vorrei trovare la strada per vincere. Le indicazioni di A e B sono state importanti: noi vorremmo andare con Gravina, altrimenti rischiamo di rimanere al 30%. Probabilmente non siamo ancora pronti all'idea di un sindacato al governo". Questa la posizione dell'Associazione italiana allenatori di calcio, espressa dal presidente Renzo Ulivieri a poche ore dal voto che deciderà il successore di Tavecchio alla guida della Figc."Potremmo sprecare anche questa occasione e io non vorrei, perché è un film che ho già visto con Albertini - ha specificato il numero uno dell'Aiac prima dell'avvio dei lavori dell'assemblea elettiva riunita a Fiumicino - Se ha ragione Malagò a chiedere di spostare le elezioni di 90 giorni? Il mio pensiero era valido: non si doveva arrivare a questa crisi, difficile da governare. Non c'erano tempi e spazi per la convergenza".
11.11 - CAIRO: «EVITARE COMMISSARIAMENTO FIGC»
«Dobbiamo fare di tutto per dare un governo al calcio italiano ed evitare il commissariamento». Lo ha detto il presidente del Torino, Urbano Cairo, al suo arrivo a Fiumicino per le elezioni della Figc.
10.50 - TOMMASI: «NON SONO L'AGO DELLA BILANCIA»
"Siamo ai nastri di partenza e non stiamo trattando. Ci sono tre candidati, poi parleranno le urne. Sulla carta nessuno ha il 51%, vediamo quali saranno le possibili soluzioni. Io non sto facendo calcoli, a me interessa cosa deve fare la federazione. Dobbiamo capire che questo è un momento storico particolare, siamo qui per la mancata qualificazione al Mondiale e dobbiamo dare una risposta adeguata". Così il candidato presidente della Figc, Damiano Tommasi, in attesa della assemblea elettiva a Fiumicino. "Io ago della bilancia? Io voglio fare il presidente ed i calciatori mi hanno candidato perché credono che un cambiamento sia possibile, soprattutto culturale - aggiunge il numero uno dell'Assocalciatori -. Dobbiamo avere la consapevolezza di cosa vogliamo fare in futuro. Questa elezione dovrà essere diversa da quelle scorse. Se così non sarà, probabilmente vuol dire che questa consapevolezza non c'è. Sibilia ha detto che corre solo per vincere? Sono pochi quelli che corrono per non vincere... Se uno si candida è per fare il presidente".
10.30 - PESO PONDERATO AL PRIMO TURNO, SERVE IL 75%
All’assemblea elettiva partecipano 275 delegati, che esprimono in totale 516 voti. Il voto è ponderato in base alla Lega o componente di appartenenza. Al primo scrutinio serve il 75% dei voti validamente espressi; al secondo bastano i 2/3; al terzo scrutinio la maggioranza semplice; se non viene raggiunta, ballottaggio tra i primi due candidati (serve la maggioranza dei voti validamente espressi, contando anche le bianche).
COMPOSIZIONE - Questa la composizione dell’Assemblea: Lega di A (12% dei voti, 20 delegati); Lega di B (5%, 22), Lega di C (17%, 56). Tra i professionisti votano direttamente le società. Lnd (34%, 90 delegati), Aic (20%, 52 delegati), Aiac (10%, 26), Aic (2%, 9 delegati).
10.10 - GRAVINA: «NESSUN CONFRONTO CON TOMMASI»
"Se ho avuto un confronto con Tommasi? No, ancora no. L'ho intravisto ma ancora non ci siamo visti, la notte io dormo mentre gli altri fanno picchetti". Così Gabriele Gravina, candidato alla presidenza della Federcalcio, la cui assemblea elettiva è in programma a breve all'Hilton di Fiumicino. "Cosa ci aspettiamo? Che ci sarà un momento in cui per regolamento ci sarà una convergenza. Cercheremo di capire quale sarà", ha aggiunto Gravina, che ieri ha atteso invano un incontro con il candidato dell'Aic, Damiano Tommasi, per convincerlo a convergere sul suo polo ritirando la candidatura. Mediatore dell'accordo mancato, il presidente dell'Aiac, Renzo Ulivieri: "Con Ulivieri ho parlato - ha chiarito Gravina - mi sembra abbastanza convinto e in linea con quelle che sono state le sue indicazioni di qualche giorno fa. Ascoltando la A e la B che danno indicazioni su Gravina, credo che Ulivieri si atterrà a questo".
LE PRECEDENTI ELEZIONI - Cinque anni fa Giancarlo Abete, candidato unico, rimase presidente federale, col 94% dei voti al primo scrutinio; nel 2014 il primo Tavecchio gli successe con quasi il 64%, superando Albertini, alla terza votazione mentre quasi undici mesi fa ottenne la rielezione, battendo Abodi, sempre alla terza, col 54%.