PARIGI (Francia) - Coda al veleno con accuse ai giocatori dopo l'eliminazione dalla Champions del Psg. Sotto i riflettori finiscono anche Marco Verratti e Blaise Matuidi che sarebbero andati in una discoteca di Parigi lunedì sera, alla vigilia della partenza del Paris Saint-Germain per Barcellona dove era in programma il ritorno degli ottavi di finale, in cui la squadra di Emery, con 4 gol di vantaggio all'andata, ha subito la storica rimonta per 6-1 dei blaugrana.
Barça-Psg, l'Uefa congela l'arbitro
LA SMENTITA - A Radio Crc è arrivata la smentita del procuratore di Verratti, Donato Di Campli: "Non voglio entrare nel rapporto con il Psg, ma ciò che è certo è che quanto è stato scritto dall’Equipe è assolutamente falso. Adiremo le vie legali e stiamo studiano le strade da percorrere. L’immagine di Verratti è sacra e non permettiamo a nessuno di sputtanarla e scusatemi il linguaggio. Una cosa è criticare tecnicamente il ragazzo e un’altra è entrare nell’aspetto personale dicendo cose assolutamente false".
IL PSG: «UN INSULTO» - Dura presa di posizione anche da parte del Paris Saint-Germain. «È un insulto alla loro professionalità e al loro club», scrive il Psg sul profilo Twitter. «Una sconfitta non autorizzerà mai a diffondere voci così maligne. Vergogna per coloro - spesso L'Equipe - che le diffondono senza neanche verificare le loro informazioni. Nessuna credibilità».
IL FUTURO - Sul futuro di Verratti, Di Campli dice: «Inter? Marco ha un contratto fino al 2021 col Psg e deve essere il club a dirci di andare via perché noi stiamo bene. Altre cose non abbiamo da dire»