MILANO - La Champions League vinta sarebbe la ciliegina sulla torta della stagione. Zinedine Zidane nella conferenza stampa di presentazione del match contro l'Atletico ha parlato di un Real Madrid pronto per l'ultimo atto della manifestazione.
Zidane, come sta Cristiano Ronaldo?
Credo che stia bene. Per giocare una finale, anche se avesse qualcosa, scenderebbe lo stesso in campo. Non è la stessa cosa della semifinale a Manchester. No, domani giocherà.
Chi vorrebbe togliere all’Atletico se potesse scegliere un giocatore?
Nell’Atletico non mi preoccupa un singolo, ma tutto il collettivo. Sarà una partita 22 contro 22, bella e molto tirata. Non toglierei nessuno all’Atletico.
Sarà una partita "tosta"?
Non credo che sarà tosta o dura. La parola dura non mi piace perché sembra nascondere qualcosa di brutto dietro. Sarà un match difficilissimo, ma siamo preparati. Abbiamo lavorato negli ultimi 15 giorni per far bene e l’unica cosa che i giocatori vogliono è che la gara inizi.
Lei è uno che conosce le finali…
In passato ne ho giocate, è vero. Ora vivo questa vigilia con intensità e condivido queste sensazioni con la mia squadra. I calciatori hanno svolto un compito egregio e, come ho detto precedentemente ai francesi, vincere questa finale sarebbe la ciliegia sulla torta. Siamo tutti felici di disputare questa finale e vogliamo conquistare la Coppa.
Ha visto la stessa espressione sui volti dei giocatori di 2 anni fa, a Lisbona?
Siamo tutti contenti e pronti per giocare. L’espressione giusta è questa, “pronti per giocare”. Dobbiamo dormire stanotte e domani giocare bene: è la finale.
Giusto che ci sia il derby in finale di Champions League?
Abbiamo lavorato molto per arrivare qui e i ragazzi sono stati in prima linea. Noi e l’Atletico per arrivare qui ci siamo sacrificati tanto e abbiamo meritato di raggiungere questo traguardo. Abbiamo sofferto molto come normale nel calcio moderno e ora vedremo cosa accadrà domani.
Se perderà la finale per il Real è giusto parlare di stagione fallimentare?
No, nessuno potrà dimenticare quello che abbiamo fatto finora. L’insuccesso ci sarebbe se non facessimo quello che sappiamo fare. Nel calcio non si sa quello che può succedere, ma siamo preparati, questo lo posso garantire.
Qual è la grande differenza tra la squadra del 2014 e quella del 2016?
Alcuni giocatori sono diversi, ma in ogni caso l’idea del Real Madrid è sempre la stessa ovvero quella di rispettare la storia di questo grande club mettendo in campo qualità e cuore. Credo che domani il nostro obiettivo sarà dare il massimo.
Che partita si aspetta domani?
Sarà complicata e siamo pronti a soffrire. Noi del Real siamo pronti a soffrire sempre. E’ normale che succeda in una finale. E’ normale attraversare momenti difficili per vincere una finale.
Materazzi ha detto che tiferà per lei in finale. E ha detto che da quando è arrivato lei, il Real ha un allenatore. Che effetto le fanno queste parole?
Sono contento del lavoro fatto fino ad ora perché è un lavoro duro che ci ha permesso di arrivare in finale. Se Materazzi ha detto questo, bene. Non posso dire nient altro. Sono contento del mio lavoro, ma ripeto non posso dire altro.
Che differenze ci sono rispetto al 27 febbraio quando ha perso 1-0 contro l’Atletico?
Sono passati tre mesi e siamo migliorati un po’, in tutti i reparti. Credo molto nel lavoro: quello che hanno fatto i giocatori con me è stato fenomenale e adesso siamo in finale che è il massimo. Siamo preparati e pronti per giocare, ma non so quello che succederà. Sarà una gara complicata per entrambe le squadre e come in tutte le finali non c’è una favorita: 50% e 50%.
Questa è la sua prima finale di Champions da allenatore dopo le due da giocatore. Peggio adesso che fa il tecnico?
Adesso sono un po’ stressato perché fa caldo e devo rispondere a tutte queste domande (ride, ndr). Quando inizierà il match andrà meglio. Mi piace la pressione: l’ho vissuta da giocatore, ma quella che si sente da allenatore è molto maggiore. Ancelotti mi disse prima della finale di Lisbona: “Magari un giorno proverai anche tu queste sensazioni”. A Carlo voglio molto bene e lo ringrazio di tutto.
Cosa dovrà fare il Real domani?
Difendere bene, anche quando non abbiamo la palla. Poi avremo le nostre armi in attacco e dovremo sfruttarle. E soprattutto dovremo correre, correre, correre…