Fair-play finanziario sospeso, ma la Uefa non ci sta

Il Tribunale di primo grado di Bruxelles accoglie parzialmente il ricorso presentato dall'avvocato Dupont, quello della sentenza Bosman
di Mattia Mallucci
3 min

ROMA - Congelato il fair-play finanziario, almeno per ora. A bloccare la seconda fase della normativa voluta dalla Uefa per limitare il passivo in bilancio consentito ai club (che dovrebbe passare ora da 45 a 30 milioni di euro) è il Tribunale di Primo grado di Bruxelles che ha accolto il ricorso presentato dall'avvocato Jean-Louis Dupont. Un nome noto nel mondo del calcio perché legato alla famosa "sentenza Bosman" che ha liberalizzato la circolazione dei giocatori nei campionati europei. 

CONTRO LA LIBERA CONCORRENZA - In questo caso Dupont, insieme al collega Martin Hissel, ha presentato un ricorso alla Corte di giustizia europea sostenendo che il Financial Fari Play (FFP) voluto dalla Uefa sia una violazione al diritto alla concorrenza, tra i principi base dell'Unione Europea, e quindi al libero movimento dei capitali, dei lavoratori e dei servizi.  L'Uefa,  però, ha impugnato la sentenza e presentato appello contro  la decisione del Tribunale  belga, e la questione ora passa alla Corte di giustizia europea che dovrà decidere se, effettivamente, le limitazione del deficit volute dal massimo organismo del calcio europeo violino anche solo in parte le libertà fondamentali della UE. 

DUPONT SODDISFATTO -  La situazione ha portato ad una sospensione temporanea della seconda fase del fair-play finanziario anche se, secondo Dupont, quanto stabilito in Belgio è «la giusta risposta al fair-play voluto dalla Uefa». «Ora –ha aggiunto l’avvocato-  la Corte di giustizia potrà valutare serenamente se questa regola sia in contrasto con i principi dell'Unione Europea». 

APPELLO UEFA - Di tutt'altro avviso la Uefa che ritiene di poter procedere serenamente con il proprio regolamento, come spiegato in un comunicato: «Dal momento che un appello sospende automaticamente la sentenza di un tribunale di grado inferiore, la Uefa può procedere con la fase successiva del Financial Fair Play». L'iniziativa di Dupont è a supporto legale dell'agente di giocatori Daniel Striani, e di alcuni gruppi di tifosi di diversi club (come Manchester City e Psg), che si sono uniti proprio per protestare contro le sanzioni inflitte alle loro squadre. Nel caso che la sospensione del fair-play venisse confermata, non è escluso che i club puniti per aver sforato il deficit (in Italia Inter e Roma) possano vedersi tolte o ridotte le multe .


© RIPRODUZIONE RISERVATA