INVIATO A UDINE - La panchina di Andrea Stramaccioni per il momento è salva. La rassicurazione è arrivata dal patron Giampaolo Pozzo: "Questo è un anno di transizione - ha sottolineato a Udinese Channel -, ne siamo consapevoli e alla tifoseria chiedo di avere pazienza. I giocatori ci sono. Attualmente non vediamo grandi spiragli di Europa, ma la salvezza è quasi realtà. Usiamo le prossime partite per creare il gruppo del futuro, una squadra più competitiva che porti entusiasmo e il cambio di marcia. Vorremmo non essere più una squadra solo di provincia, ma crescere un po'. E questo è possibile aumentando gli introiti ed evitando così di cedere i migliori. Con Stramaccioni parlerò nei prossimi giorni: le prossime 8 partite sono importanti e sono tanti. Lui sperimenterà il valore della squadra e a fine stagione tireremo le somme sulla rosa. Lasciamo lavorare il nostro allenatore e diamogli il tempo di fare l'esperienza che gli serve per far bene con noi. Adesso però mi aspetto prestazioni diverse in questo finale, meno alti e bassi. Fino a che non arriveremo a 40 punti continuerà il ritiro: a Parma senza corrente per andare agli allenamenti la squadra offre prestazioni diverse, qui a Udine invece... Il ritiro non è un campo di concentramento, ma un modo per riflettere tutti insieme per andare meglio. Noi continuiamo a pagare gli stipendi e a rispettare i nostri obblighi: adesso ci aspettiamo qualcosa anche dai nostri calciatori".