Compagnia Portuale, poker all'Aurelio

Gallo, Ruggiero, Funari e Tabarini firmano la quaterna
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CIVITAVECCHIA - Ritorna a correre la CPC diretta da Caputo, che senza soffrire rifila una quaterna all’Aurelio. C’era da conquistare un risultato, suffragato da una prestazione con P maiuscola, e così è stato. Di fronte una squadra che ha dato l’impressione di essere arrivata scarica all’appuntamento, poca corsa e troppo nervosismo sono sembrate le chiavi d’approccio alla gara. Parte a razzo la compagine di Caputo, convinta e decisa a chiudere da subito la gara. Nel giro di due minuti prima Ruggiero, poi Tabarini e Metta,  tentano la via del gol con veemenza , solo Carloni li frena. Ruggiero poco dopo è incontenibile, assist a Tabarini che si invola ma a tu per tu con Carloni gli tira praticamente addosso. Regge 14′ l’Aurelio, la velocità e il forcing della compagine portuale viene premiato. Metta innesca Tabarini tra le righe, a tu per tu con Carloni appoggia a Gallo dall’altra parte, la difesa è sbilanciata e l’esterno appoggia in rete. CPC2005 in vantaggio, meritatamente. L’Aurelio è inesistente, poca corsa e nessuna fantasia in mezzo al campo. È monologo rosso portuale, ma serve chiuderla. La CPC2005 passa ancora al 27′, corner di Ruggiero con Funari che appoggia alle spalle di Carloni. Due a zero. Il parziale si rimpingua al 40′, Ruggiero si dribbla mezza difesa, portiere compreso, e insacca alle spalle di Carloni. Non c’è storia, l’Aurelio non reagisce e rischia l’imbarcata. Due minuti di recupero con il risultato che non cambia.

RIPRESA - La CPC2005 amministra in avvio di ripresa, sembra non voler affondare più di tanto. Al decimo il primo sussulto, palla in verticale per Tabarini che sul filo del fuorigioco non dà scampo a Carloni. Quattro a zero. La prima occasione della gara dell’Aurelio porta il minuto 25′, e’ Tiberi a far volare Pancotto: parata plastica e sfera respinta. Arriva anche il momento dell’esordio con la maglia rosso portuale di Lancioni, era  il 26′ quando è subentra al posto di Tabarini. C’è ancora il tempo per veder tremare l’incrocio dei pali difeso da Carloni, la fucilata di Loiseaux lì si ferma. Finisce ccon un calcio da fermo dell’Aurelio che si spegne sul fondo, un secondo prima del fischio di chiusura.


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