POMEZIA - L'Unipomezia riparte da Enrico Baiocco. Sarà l'ex tecnico di Serpentara e Città di Ciampino a guidare la formazione rossoblù nella prossima stagione. Prende quindi forma il nuovo progetto di del patron Valter Valle, che ha scelto personalmente il nuovo allenatore per cercare l'assalto alla serie D, dopo aver già conquistato due Coppe Italia consecutive. Baiocco è un tecnico abituato a lavorare in piazze ambiziose e nella sua carriera ha anche dimostrato di saper valorizzare i giovani. Assieme a lui erano il corsa per la panchina rossoblù altri due allenatori di alto profilo quali l'ex Rieti Fabrizio Paris e l'ex Isola Liri Sandro Grossi. Una scelta che soddisfa appieno il presidente rossoblu Valle: "Dal mio punto di vista è stato difficile scegliere, perché erano tutti e tre ottimi profili. Alla fine ho deciso di chiudere con Baiocco per le idee che ha espresso, che riguardano ovviamente il modo di giocare, ma anche la sua volontà di seguire da vicino la Juniores. Negli ultimi tre anni siamo migliorati tanto, i risultati dell'ultimo campionato sotto la guida di Recchia ne sono una testimonianza, ma possiamo e dobbiamo crescere ancora. Oltre a questo Enrico mi ha convinto per l'aspetto umano, per la sua spontaneità. Guardandolo negli occhi ho capito che era la persona giusta su cui puntare". Il tecnico sa di sbarcare in un club dalle grandissime ambizioni, come conferma il numero uno di Piazza Aldo Moro: "Penso che ne fosse già consapevole, l'obiettivo che ci poniamo a inizio anno è vincere Coppa Italia e campionato, il fatto che abbia accettato significa che è pronto alla sfida". Da oggi i primi confronti con il massimo dirigente e il direttore Maurizio Proietti, per iniziare a dar vita alla squadra. Si parte dalla base dei confermati, Casciotti, Delgado, Valle, Morelli, Ilari, Casavecchia, Ramchesky, Ciaramelletti, Savioli, Spaziani, Porzi, Franceschi e Verrone: "I primi ragionamenti li stiamo facendo sullo staff tecnico. Gli ho spiegato che se lui ha nomi di giocatori da proporre verranno valutati assolutamente. Credo che un allenatore debba essere felice della squadra che gestisce, in modo che poi non abbia nessun tipo di rimpianto".