POZZUOLI - La ha presentato l’allenatore Sergio La Cava e il suo collaboratore Edoardo Gargiulo. Il nuovo tecnico, classe 1961, ha allenato principalmente in Serie D e può vantare 3 campionati vinti in Eccellenza. Tanti i club allenati dal tecnico irpino di nascita, tra questi ricordiamo Turris, Campobasso, Picerno, Isola Liri, Potenza, Savoia, Bojano. “Molti sanno che non avrei mai accettato di allenare in Eccellenza, ma una piazza come quella di Pozzuoli si accetta anche in terza categoria”. Esordisce così il neo tecnico puteolano sul cui volto traspare in maniera chiara tutto l’orgoglio per il nuovo incarico. Prosegue poi: “Ricevere la chiamata di Antonio Dell’Annunziata e Carmine Ennio che fanno calcio da una vita, proponendoti di allenare la Puteolana, credo che per un tecnico sia una grande soddisfazione. E’ una grande soddisfazione allenare la Puteolana. Negli ultimi hanno ho rifiutato varie proposte dalla D per alcuni discorsi che non mi erano piaciuti, ripartire dall’Eccellenza in una piazza come Pozzuoli per dimostrare quello che valgo è molto importante. Oggi bisogna valutare il programma non la categoria. Dopo aver parlato con la dirigenza posso dire c’è un grande progetto, c’è voglia di fare calcio per più anni. Non possiamo promettere di partire e vincere, chiaramente sarebbe il massimo portare subito il risultato, oggi il grosso risultato per una piazza è soprattutto avere una società solida. La dirigenza sta lavorando e lottando in questo senso, hanno alle spalle persone importanti. Ho accettato questo progetto con immenso piacere, è una piazza che non ha nulla a che fare con l’Eccellenza e che non ha bisogno di essere presentata da me. Mi auguro di dare grosse soddisfazioni a questa piazza e di ottenere già da quest’anno grossi risultati. Se promettessi ora di vincere il campionato con questa squadra da costruire sarei solo un presuntuoso. Posso dire che ci sarà il massimo impegno e voglia di fare bene, poi se ci accorgiamo che manca qualche ciliegina per puntare a qualcosa di importante lo faremo, me lo ha già promesso la società”.
FILOSOFIA DI GIOCO – “Ho sempre avuto un pensiero: ci vogliono prima gli uomini in campo, giocatori che si sacrificano, poi se c’è il fuoriclasse che risolve la partita ben venga. Ho sempre amato e rispettato come sistema di gioco il 4-3-1-2 ma sono anche capace di adattarmi ai giocatori che ho a disposizione. Io credo che in queste categorie organizzazione e voglia facciano la differenza. Ho avuto la fortuna di vincere tre volte questo campionato, poi ho allenato sempre in D. In Eccellenza diciamo che mi è sempre andata bene. Però ora non bisogna pensare a quello che ho fatto ma a quello che dovrò fare qui. Oltre alla mia filosofia, quello che voglio dalla società e che mi mettano a disposizione uomini che hanno voglia di giocare a calcio e fare bene in una piazza importante come questa. Se partiamo con questi presupposti ed ambizioni possiamo fare bene”.