TORINO – Il mezzogiorno sorride all'Umana Venezia, che domina al Ruffini (84-62) contro una Manital al secondo crollo in due gare casalinghe. Anche senza Mike Green, la squadra di Recalcati domina nei quarti di mezzo (vinti 48-28) grazie alla difesa che tiene Torino – priva di Mancinelli - al 35% su azione e forza 20 palle perse. Evidentemente il discorso tra i giocatori di Venezia al chiuso dello spogliatoio, dopo il rovescio in Eurocup ad Ulm, ha sortito gli effetti auspicati. A guidare la Reyer è Ortner (20 punti), bravo a coprire i problemi di falli di Owens (4 in 10') ancora una volta poco convincente.
ILLUSIONE – Torino si illude in avvio, con la raffica di triple di Andre Dawkins (12), a trascinare il 12-0 per il 12-2. La seconda unità permette a Venezia di superare lo choc iniziale, con il 9-0 di Ruzzier e Ortner (+31 di plus/minus per entrambi). Gli ex di turno Giachetti e Fantoni tengono avanti la squadra di Bechi fino a metà secondo quarto (27-22), ma quando Peric (13 e 10 rimbalzi) sorpassa sul 29-30 la partita cambia, e Venezia trova il 13-2 della fuga prima dell'intervallo con Jackson (10) protagonista segnando il 31-39 del 20'.
FUGA – Peric si scatena in avvio di ripresa, entrando nel 9-0 aperto da Bramos che vale il ko tecnico (38-58). Torino prova a scuotersi ma non torna mai oltre il -14 (52-66) di Ivanov (16), perché la tripla di Bramos chiude i conti. E nel finale c'è anche la soddisfazione per Riccardo Visconti, 17enne play-guardia di Venezia ma nato a Torino, che nella sua città segna i primi punti in A con la tripla del massimo vantaggio sul 60-83.