Russia, il new deal con Kirilenko presidente

L'ex ala di Utah, Minnesota e Brooklyn, eroe dell'oro continentale 2007, ha annunciato il ritiro ed è l'unico candidato per la poltrona al vertice di una Federazione fresca di sospensione
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ROMA – La Russia si affida ad Andrei Kirilenko, ma non più da giocatore. L'eroe dell'oro continentale 2007 e del bronzo alle Olimpiadi 2012, infatti, ha annunciato il ritiro dopo una splendida carriera tra NBA (Utah, Minnesota e Brooklyn) e CSKA Mosca. A 34 anni, Kirilenko è l'unico candidato alla presidenza di una Federazione fresca di sospensione da parte della FIBA, in un vuoto di potere analogo a quello della Federcalcio russa.

POLEMICHE – Kirilenko è chiamato a risollevare il movimento: “Il basket è sceso dal terzo-quarto posto al settimo, a livello di popolarità in Russia” ha detto l'ex AK-47. Kirilenko sta trovando opposizione da parte della vecchia guardia della Federazione, che vorrebbe il team manager della nazionale – un altro ex giocatore come Dmitry Domani – a capo della Federazione, e inoltre in Russia è stato ricordato che Kirilenko nel 2011 ha acquisito la cittadinanza americana: “Ma io sono nato in Russia e morirò da russo”.

GIOVANI – La prima idea di Kirilenko è ricostruire la nazionale (che nel week-end sarà a Trieste e domenica sfiderà l'Italia) attraverso i giovani, in modo da garantire benfici anche alla nazionale maggiore: “Dobbiamo cambiare il nostro stile e svecchiare la nostra immagine, oltre ad aumentare il numero di giocatori da nazionale: ora sono 20 o 30, devono diventare 300: ripartiamo dai giovani, pensare solo al livello senior sarebbe come sistemare il tetto dove però mancano muri e fondamenta” ha detto.


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