TENERIFE - Finisce in semifinale l'entusiasmante percorso dell'Umana Venezia nella FIBA Champions League. La Reyer viene travolta dall'Iberostar Tenerife, che vince 67-58 e domenica seria si contenderà la prima edizione del trofeo con il Banvitspor (che ha superato il Monaco 83-74 con 21 punti e 11 assist di Jordan Theodore) ma gli spagnoli avranno il vantaggio di giocare in casa.
UN QUARTO - L'illusione di Venezia dura appena un quarto, l'unico in cui l'attacco della Reyer funziona. Le triple di Haynes (13 punti) e i canestri di Filloy e Peric (11) danno l'avvio-sprint (11-18). Presto, però, Tenerife inizia a macinare gioco con la difesa che - aiutata anche dall'arbitraggio permissivo - limita Tonut, McGee e il peggior Ejim dell'annata (3-17 al tiro in tre) mentre in area Tim Abromaitis (19) diventa immarcabile. E quando Venezia copre l'area è l'ex casertano Doornekamp (11) a colpire da fuori. Il parziale dei quarti di mezzo è impietoso, 40-21 per Tenerife, che prende il largo grazie anche al predominio a rimbalzo. Venezia, che non può schierare Stone e Batista ma ritrova Hagins, affonda anche nelle palle perse (18) e finisce anche a -19 (61-42). Le triple di Ress valgono una minima reazione, la finale è già scappata. Venezia esce a testa alta, ma il trofeo se la giocherano Tenerife e Banvitspor.