ROMA - L’Italia è ultima in classifica tra i Paesi occidentali per l’attività fisica giovanile. Oltre il 60% dei giovani italiani trascorre tra le 10 e 11 ore seduto e solo il 40% di loro pratica almeno due ore di attività fisica settimanali. Eppure lo sport previene il disagio sociale giovanile ed è uno strumento di crescita e di integrazione: è questo il tema al centro di Basket Case, fumetto edito da Shockdom con la collaborazione di Andrea Pecile. Basket Case racconta la storia di tre ragazzi: Michele ha quindici anni, è introverso, timido e vive in un mondo tutto suo; Riccardo non ha nemmeno vent’anni, ma ha già un bimbo e un lavoro che non gli piace; Karim ha diciassette anni, è di origine libanese, ma vive in Italia da sempre. Tre ragazzi con nulla in comune, ma uniti da una grande passione: il basket.
IL PROGETTO - «Basket Case è un progetto interessante, nuovo e stimolante - dice Andrea Pecile - e da subito mi è sembrata un’ottima occasione per promuovere i valori dello sport che amo. Credo che in questo momento i ragazzi abbiano bisogno di input positivi e che il compito di uno sportivo sia anche quello di migliorare la cultura sportiva della nazione in cui gioca, dando l’esempio sul campo, e non, e provando a migliorare con iniziative e lavori anche la società in cui vive. Oltre a proporre diversi temi adolescenziali e problematiche attuali, Basket Case saprà comunicare che si può affrontare tutto con la giusta dose di serenità, canestro dopo canestro».