ROMA – La Virtus cerca i primi punti dell'annata a Rieti, questa sera alle 20.30, ma più che la sfida del PalaSojourner è stato l'episodio di mercoledì a fare rumore. Guido Saibene sarebbe infatti venuto a contatto con un suo giocatore, il 21enne Ennio Leonzio, rimproverato di scarsa concentrazione durante un allenamento.
POLEMICA - Leonzio sarebbe stato colpito con tre manate tra spalla e collo, segni documentati con le immagini girate da un cellulare. “E' tutto vero, Leonzio mi ha raccontato quello che è successo e i segni sul corpo. Aspettiamo i provvedimenti del club, noi come i genitori di Ennio. Il padre mi ha detto: "Non alzo le mani io su mio figlio, non lo permetto agli altri". Alla fine si sono anche incontrati: Saibene gli ha detto che non voleva aggredirlo, ma solo scuoterlo per spingerlo a fare meglio. Il ragazzo, che la sera prima aveva informato la società, però gli ha risposto che le scuse non cancellano l'accaduto. I giocatori firmano un contratto in cui si impegnano a rispettare staff e dirigenti. E rispetto dovrebbe essere reciproco...” ha detto Enzo Garsia, procuratore del giocatore, facendo riferimento anche al codice etico approvato nel 2008 dalla Virtus Roma. Ora l'episodio potrebbe rendere ancora più traballante la panchina di Saibene: toccherà nuovamente a Marco Calvani?