Serbia-Lituania: i big agli opposti

Djordjevic può contare sul genio di Teodosic in regia, Kazlauskas si affida al gioco interno di Valanciunas. E' la semifinale tra le bestie nere dell'Italia
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LILLA – Chi affronterà la Spagna in finale, con l'imperativo di risolvere il rebus Gasol, ma con in tasca un biglietto diretto per Rio 2016? Lo decide l'odierna semifinale (ore 21, diretta SkySport3) tra Serbia e Lituania, le ultime due squadre capaci di battere l'Italia, ripetendo quanto fatto già nel 2013, a conferma del ruolo di bestie nere degli azzurri.

IMBATTUTI - La Serbia, ancora imbattuta, sogna di giocare un'altra finale dopo quella dei Mondiali 2014. L'ultima volta alla finale degli Europei fu sei anni fa, con la sconfitta proprio contro la Spagna di Sergio Scariolo.

La Lituania, che fin qui ha perso soltanto contro il Belgio (con un contestatissimo canestro sulla sirena), vuole tornare in finale a due anni di distanza, anche se l'unico titolo europeo dei baltici – nel 2003 – fu nell'atto conclusivo proprio contro la Spagna. Quella versione della Lituania fu l'ultima squadra a vincere gli Europei da imbattuta, obiettivo inseguito oggi dalla Serbia di Sasha Djordjevic.

RE DELLA VOLATA – Il leader della Serbia è il play, il geniale Milos Teodosic (foto), 8.3 assist di media (il quadruplo rispetto alle palle perse) che guida il miglior attacco del torneo con 88 punti di media, con Nemanja Bjelica e Miroslav Raduljica spesso destinatari dei servizi di Teodosic e del suo alter ego Nedovic, oggi in dubbio per problemi alla schiena.

Al contrario, la Lituania di Kazlauskas trova la propria forza sul gioco interno di Jonas Valanciunas. Ma gli opposti non finiscono qui: nelle ultime cinque gare la Serbia ha vinto con 19 punti di scarto medio, la Lituania – che sogna il settimo viaggio consecutivo alle Olimpiadi – è specialista dei match in volata, dato che sei delle sue sette gare si sono decise al supplementare (come contro l'Italia) o con scarti inferiori ai 5 punti.


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