Chi fermerà la Sidigas? Sempre avanti al 1' alla sirena, Avellino d'autorità firma la sesta vittoria di fila. Mai in discussione il 72-62 a Wloclawek sul parquet dell'Anwil. La Sidigas chiude con 11/29 da tre e quattro giocatori in doppia cifra, su tutti il miglior marcatore Caleb Green (17 punti, 3 rimbalzi e 15 di valutazione). Allunga così a 17 punti, tre di vantaggio sui polacchi, quinti e primi esclusi ad oggi dai playoff.
AVELLINO SHOW - Avellino regala quattro dei primi otto punti praticamente senza difesa in transizione. Ma ha ottimi tiratori e il contropiede lanciato verso Filloy vale il +7 (8-15). Avellino chiude il primo quarto avanti di 8, 15-23, grazie a percentuali migliori da tre (chiuderà con 12/29 da due a fine partita). Avellino gioca una pallacanestro veloce, è terza per tiri a partita in Champions League nonostante abbia solo il 17mo miglior rendimento offensivo. Igor Milicic passa alla zona, l'Anwil con Chase Simon dall'arco e le buone giocate di Josip Sobin (best scorer con 16 punti cui aggiunge 7 rimbalzi) si riavvicina. Mateusz Kostrzewski completa il minibreak che riporta i polacchi sotto (28-35), e mostra qualche rilassamento di troppo della difesa di Vucinic, a cui Avellino ha affidato un progetto ambizioso dopo le esperienze in Cina, in Nuova Zelanda e a Forlì.
SECONDO TEMPO DI CONTROLLO - La zona 2-3 toglie fluidità alla Sidigas, cui il tecnico chiede durezza. Se però Keifer Sykes non scivola, Sobin, che gioca un gran secondo quarto, è libero di penetrare e scaricare. La Sidigas comunque arriva avanti 31-37 all'intervallo. Nel secondo tempo la Sidigas torna ad aggredire a rimbalzo: 12 ne prende Patric Young, il migliore di Avellino nonostante si limiti a 8 punti. Il no-look spettacoloso per il layup di Nichols vale il ritorno in doppia cifra di vantaggio (35-45). Avellino continua a controllare la partita nonostante a fine partita metta a referto solo 18 punti a 44 nel pitturato. I 6 punti in più in contropiede però testimoniano le qualità della Sidigas, insieme a una resa difensiva in linea con quanto visto a Brindisi, con la Happy Casa tenuta per la terza volta sotto quota 70 quest'anno. Due azzardi di Filloy, su tutte la tripla su assist dietro la schiena di Nichols, porta la Sidigas al +16 (37-53), un tesoretto che Avellino trascina fino alla fine del match.
VENEZIA, PRIMO TEMPO DA INCUBO - Al Taliercio, Venezia gioca il primo tempo peggiore della stagione: chiude sotto 37-38 contro l'Opava, che dopo la prima giornata ha conosciuto solo sconfitte. Venezia è groppo imprecisa al tiro (38% da due, solo 19% da tre) e a fine primo quarto è 13-20 per i cechi, con il play Radovan Kouril già a quota 8 punti. E' sempre lui dall'arco ad aprire il secondo quarto. Vidmar e Mazzola, prima dei liberi di De Nicolao, riavvicinano la Reyer. Daye e Washington lanciati in contropiede facilitano l'aggancio, la schiacciata di Watt estende il parziale e porta Venezia sul +6 a 1'15" dall'intervallo lungo. Ma Venezia è poco aggressiva, non sfrutta il vantaggio fisico e lascia troppa libertà di tiro dall'arco ai cechi che vanno all'intervallo lungo a +1 (37-38). Capitan Haynes, Mazzola e Daye trascinano la Reyer che allunga 70-61 all'ultimo intervallo. Opava, che è arrivata al Taliercio con soli dieci giocatori, ha ormai il fiato corto.