ROMA - È durata soltanto quattro giorni la parentesi dell'incarico affidato dal capo dello Stato a Giuseppe Conte per la formazione di un governo targato M5S-Lega. Oggi, dopo il no di Mattarella a Savona ministro dell'Economia, iI presidente incaricato ha rimesso l'incarico al presidente della Repubblica.
23.23 MANIFESTAZIONE M5S SOTTO PREFETTURA A TORINO - Manifestazione di sostenitori del MoVimento 5 Stelle questa sera a Torino in Piazza Castello davanti alla sede della prefettura. Fra i presenti ci sono una decina di consiglieri comunali con il Presidente del Consiglio Fabio Versaci. Fra i presenti alla manifestazione ci sono anche sostenitori della Lega. Dai dimostranti si è levato il grido "vergogna" rivolto in direzione del palazzo della prefettura che è presidiato da una camionetta della polizia.
23.22 TAVERNA: «NON CI ARRENDEREMO MAI» - "Non ci siamo mai arresi e non ci arrenderemo mai, neanche questa volta". Lo ha detto a Fiumicino il vice presidente del Senato, Paola Taverna, chiudendo il comizio a sostegno del candidato sindaco di Fiumicino, Fabiola Velli, davanti a centinaia di persone.
23.16 DOMANI DATA VOTO O ANDIAMO A ROMA - "Vogliamo domani una data per le elezioni, altrimenti veramente andiamo a Roma. Dopo anni hanno gettato la maschera". Lo afferma Matteo Salvini in diretta Fb. "Stavolta ci hanno fermato, ma non lo faranno la prossima volta".
23.10 RAGGI: «GOVERNO CAMBIAMENTO CI SARA'» - "Il governo del cambiamento non c'e' oggi ma ci sarà domani. Pian piano le città governate da noi rimettono a posto i cocci che ci hanno lasciato, facendo le cose per bene e facendosi carico di tutto. Ci vuole coraggio, anche quando ogni giorno ti buttano fango addosso, ed anche Fabiola Velli a Fiumicino mostrerà coraggio. E poi smentisco, come città metropolitana, che io voglia aprire qui nel comune di Fiumicino inceneritori o discariche. La Regione però deve darsi una mossa e alleggerire i pesi dei comuni". Lo ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi a Fiumicino durante il comizio a sostegno del candidato sindaco, Fabiola Velli.
23.08 SALVINI: «MATTARELLA NON MI RAPPRESENTA, ITALIA OCCUPATA» - "Impeachment? Non entro nel merito di questi cavilli. Ci penso da domani. Ma Mattarella non mi rappresenta: ha rappresentato gli interessi di altri paesi, non degli italiani". Lo afferma il leader della Lega, Matteo Salvini. "Siamo una colonia tedesca o francese, siamo un paese occupato finanziariamente dai burocrati di Bruxelles. Qualcuno ha deciso che la democrazia in Italia è sospesa, che il voto degli italiani non conta. I poteri forti hanno vinto una battaglia, noi vinceremo la guerra: Noi popolo, loro poteri forti, elite".
23.02 SALVINI A MATTARELLA: «ORA VOGLIAMO DATA ELEZIONI» - "Ora dico a Mattarella che vogliamo una data per le elezioni: ma non saranno elezioni politiche ma un referendum a difesa della democrazia". Lo afferma il leader della Lega Matteo Salvini. "La prossima volta votare serve dieci volte tanto, sarà un plebiscito. O si vince o si muore, o si cambia o si scappa".
23.01 SALVINI: «BERLUSCONI NON LO CAPISCO» - "Non capisco le dichiarazioni di Berlusconi: invece di dire mezza parola a difesa di un suo alleato, dice sostanzialmente viva Mattarella, viva la Merkel. Ora non voglio fare scelte affrettate, ma parliamo domani". Così Matteo Salvini,su Fb
22.59 DI MAIO: «DIFFICILE ORA CREDERE NELLO STATO» - "Dopo stasera è veramente difficile credere nello Stato e nelle sue leggi. 82 giorni per cercare di far cambiare mentalità alla politica italiana. Ciò che mi fa arrabbiare di più stasera è che è stato rifiutato un ministro che era del governo Ciampi, non un facinoroso. Lo abbiamo conosciuto insieme io e Salvini quindici giorni fa. Non andavano bene tutti quelli come lui. La realtà è che volevano Cottarelli, uno che la maggioranza in Parlamento non ce l'ha. Mattarella manda alle camere un governo che la maggioranza non ce l'ha. Il nostro invece lo aveva. Ecco la cosa grave. Si prende una grossa responsabilità. Sono stato un profondo estimatore di Mattarella ma questa cosa è inconcepibile: era premeditato far fallire il tentativo nostro è della Lega".Lo ha detto a Fiumicino Luigi di Maio, acclamato più volte tra cori 'Onestà onestà!", dove si sta tenendo un comizio in città, davanti a centinaia di persone, a sostegno della candidata sindaco di Fiumicino Fabiola Velli.
22.58 DI MAIO: «LEGA NON PUO' TIRARSI INDIETRO SU IMPEACHMENT» - "La Lega non può tirarsi indietro su questa azione di responsabilità nei confronti del presidente della Repubblica, sennò dimostra di non voler andare fino in fondo". Così Luigi Di Maio a Fiumicino parlando dal palco di un comizio dell'ipotesi di impeachment. "Leali alla costituzione, avevo promesso, e non l'ho tradita io stasera questa promessa", ha aggiunto alludendo a Sergio Mattarella.
22.57 SALVINI: «SIAMO IN UN PAESE LIBERO?» - "Siamo in democrazia, siamo un Paese libero? A qualcuno di voi hanno chiesto un parere su un ministro lussemburghese?". Lo afferma Matteo Salvini, in diretta Fb. "Ma come? Cottarelli? Mattarella dà l'incarico a un uomo dei poteri forti, un signore del Fmi, proprio quel sistema dell'ordine economico mondiale che ci ha portato al disastro di oggi? E non andava bene Savona".
22.52 APPENDINO: «SERVE CAMBIAMENTO» - "Questo Paese ha bisogno di un cambiamento vero e ne ha bisogno il prima possibile". Con queste parole, in un post su Facebook, la sindaca di Torino Chiara Appendino commenta le vicende delle ultime ore legate alla formazione del nuovo Governo. "Ringrazio Luigi Di Maio, il MoVimento 5 Stelle e tutti quelli che fino ad oggi si sono battuti per questo obiettivo - scrive Appendino - e che sono sicura continueranno a farlo, fino alla svolta".
22.51 COTTARELLI AL COLLE IN TARDA MATTINATA - Carlo Cottarelli salirà al Colle domani, in tarda mattinata, per ricevere l'incarico di formare il governo. La lista dei ministri e lo scioglimento della riserva potrebbero esserci entro mercoledì e sempre in settimana, entro venerdì, si apprende in ambienti politici, ci potrebbe essere il dibattito parlamentare sul nuovo Esecutivo.
22.50 DI MAIO: «ERA UNA COSA PREMEDITATA» - "Era una cosa premeditata, far fallire il governo del M5S e della Lega". Così Luigi Di Maio in comizio a Fiumicino. "Savona non è un facinoroso, non era un ministro di M5S o Lega, ma del governo Ciampi, ha commesso il solo errore di un reato di opinione. A chi ci dice che era un nome della Lega per far saltare tutto, dico che lo abbiamo conosciuto insieme solo poco tempo fa". Così Luigi Di Maio in comizio a Fiumicino. "Savona aveva detto a noi 'non se ne parla di uscire dall'Euro, andiamo al tavolo dell'Ecofin a cambiare le regole". "Non è che non andava bene lui, andavano bene tutti quelli come lui. Al ministero volevano Cottarelli del Fondo monetario internazionale che ci ha riempito la testa che dobbiamo distruggere la scuola e tagliare le spese".
22.45 SVASTICA E SCRITTE FASCISTE: IMBRATTATO CIRCOLO PD A ROMA - Insulti al Pd, una svastica, la scritta "Dux". Così è stata imbrattata la sede dei dem di Talenti a Roma. Lo si apprende dal partito romano. "Nel III municipio la sezione del Pd di Talenti di via Giovanni Verga è stata vandalizzata con scritte inneggianti al fascismo, croci uncinate e insulti al Partito Democratico. La comunità del III municipio esprime solidarietà agli iscritti della sezione. Queste intimidazioni non ci spaventano ed anzi moltiplicano i nostri sforzi per dare al territorio l'amministrazione che merita", dichiara in una nota Riccardo Corbucci, coordinatore della segreteria del Pd cittadino.
22.43 DI BATTISTA: «COTTARELLI? CAV COMPRERA' PARLAMENTARI» - "Berlusconi magari farà qualche telefonata per provare a comprarsi qualche parlamentare, lo ha sempre fatto". Così Alessandro Di Battista in comizio a Fiumicino parlando della possibile nascita di un governo Cottarelli. "Mattarella non vuole Savona ministro, ma riceve un pregiudicato per frode fiscale", dice Di Battista alludendo sempre a Silvio Berlusconi. "Sono gli ultimi colpi di coda di politici morenti. Da qui ai prossimi mesi partirà la solita campagna, cercando di dare tempo a forze morenti di poter rinascere: hanno impedito a noi di governare. Avevano un piano già pronto e infatti hanno chiamato Cottarelli. Non si rendono conto e noi certo non prenderemo solo il 32 per cento. Ed ora sosteniamo Di Maio, coraggio".
22.40 MARTINA - "Invito Di Maio e Salvini di misurare le parole: i loro attacchi al Capo dello Stato e alle istituzioni democratiche sono inauditi. Il Presidente della Repubblica è stato garante degli italiani, a lui va il nostro grazie". Lo afferma il reggente Pd, Maurizio Martina in diretta a "Che tempo che fa".
22.36 PD: «PAROLE INAUDITE» - "Le inaudite parole di Salvini e Di Maio sono gravissime e irresponsabili. Dopo 80 giorni i presunti e autoproclamatisi vincitori delle elezioni invece di ammettere il loro fallimento attaccano il presidente della Repubblica che ha semplicemente applicato la Costituzione. È evidente che si tratta di una infima scusa per evitare di assumersi le proprie responsabilità. Anzi sorge il sospetto che la loro vera intenzione fosse fin dall'inizio di non prendersi il compito di formare un governo. Aprono un conflitto istituzionale senza precedenti per nascondere le loro debolezze. È un fatto gravissimo. Il PD esprime la sua più convinta vicinanza al Presidente Mattarella e conferma il suo impegno per l'Italia a difesa della Costituzione e degli interessi dei cittadini". Lo dichiarano in una nota congiunta Maurizio Martina, Matteo Orfini, Lorenzo Guerini, Andrea Marcucci, Graziano Delrio.
22.35 DI BATTISTA - "Prima di tornare al voto io ci sarò sempre a fianco di Luigi e ora bisogna mettere sotto accusa Mattarella per attentato alle Istituzioni". Lo ha detto a Fiumicino Alessandro Di Battista dove si sta tenendo un comizio in città a sostegno della candidata sindaco di Fiumicino Fabiola Velli.
22.23 BERLUSCONI - "Prendiamo atto - osserva il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi - con rispetto delle decisioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e osserviamo con preoccupazione l'evolversi della situazione politica. Come sottolineato dal Presidente Mattarella in un momento come questo il primo dovere di tutti ? difendere il risparmio degli italiani, salvaguardando le famiglie e le imprese del nostro Paese. Il movimento Cinquestelle che parla di impeachment é come sempre irresponsabile. Forza Italia - conclude Berlusconi - attende le determinazioni del Capo dello Stato, ma ove necessario sarà pronta al voto".
22.16 CONTE: «ORA LASCIATEMI RIPOSARE» - "Ora è un cittadino libero?", Hanno chiesto i giornalisti a Giuseppe Conte dopo aver rimesso il mandato da premier al Quirinale. "Sono un privato cittadino", ha risposto e incalzato dai cronisti ha aggiunto: "Ho rilasciato delle dichiarazioni nella sede appropriata che è il Quirinale. Adesso vi sarei grato se mi lasciaste un attimo riposare, per qualche momento di tranquillità". Così Conte uscendo da un appuntamento in centro a Roma dove ha incontrato i vertici del M5s.
22.13 IPOTESI COTTARELLI - La bufera si scatena sul Presidente della Repubblica che ha tuttavia in serbo un piano B: per domani è stato convocato al Colle Carlo Cottarelli, l'economista che non dispiaceva né al M5s né alla Lega per il lavoro da lui a suo tempo svolto sulla spending review. Nessun commento ufficiale di Cottarelli ma chi l'ha sentito racconta che la telefonata del Colle ha colto "di sorpresa" l'ex commissario, che ora si prepara in fretta a raggiungere la Capitale da Milano per presentarsi all'appuntamento con Mattarella. Giusto il tempo, ha scherzato con chi gli ha parlato, di finire di correggere i compiti dei suoi studenti della Bocconi. Per lui potrebbe profilarsi un incarico per un governo del Presidente che se dovesse essere bocciato dal Parlamento, porterebbe il Paese a nuove elezioni. Probabilmente ad ottobre.
22.10 DI MAIO: «IMPEACHMENT» - "Se andiamo al voto e vinciamo poi torniamo al Quirinale e ci dicono che non possiamo andare al governo. Per questo dico che bisogna mettere in Stato di accusa il Presidente. Bisogna parlamentarizzare tutto anche per evitare reazioni della popolazione". Lo ha detto Luigi Di Maio, intervistato telefonicamente da Fabio Fazio a "Che tempo che fa". "Nelle motivazioni del fatto che non si nomina un ministro perché reo di essere stato, nelle sue ricerche, critico nei confronti dei Trattati dell'Unione monetaria. Allora si metta nella Costituzione che il presidente nomina i ministri sulla base della loro opinione. Non si capisce perché Savona andava bene come ministro di Ciampi e non di Conte". Lo afferma Luigi Di Maio in diretta telefonica a "Che tempo che fa".
21.35 RENZI: «INDEGNO ATTACCO AL COLLE» - "Salvini non voleva governare: ha fatto promesse irrealizzabili, ha paura delle sue bugie, altro che Flat Tax e Fornero. E quindi ha usato l'alibi di un ministro per far saltare tutto: vecchio stile leghista. Ma minacciare #Mattarella è indegno. Sulle Istituzioni non si scherza". Lo scrive su twitter l'ex premier e segretario del Pd, Matteo Renzi. "Trovo vergognoso che Di Maio, che non ha mai accettato un dibattito in TV in tutta la campagna elettorale, arrivi a fare le telefonate in diretta da Fazio. Senza contraddittorio, come sempre. Vogliono cambiare l'Italia o non reggono un confronto pubblico? Senza pudore #Mattarella". Lo scrive su Twitter il senatore del Pd Matteo Renzi.
21.04 NO COMMENT DAL QUIRINALE - Nessun commento viene dal Quirinale sulle ipotesi avanzate da alcune forze politiche di ricorrere nei confronti di Mattarella con uno stato di Accusa, ovvero con l'impeachment.
20.42 M5S RAGIONA SU IMPEACHMENT - I vertici del M5S, a quanto apprende l'ANSA, stanno ragionando sull'impeachment nei confronti del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Nel Movimento si fa riferimento all'art. 90 della Costituzione secondo il quale "Il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione. In tali casi è messo in stato di accusa dal Parlamento in seduta comune, a maggioranza assoluta dei suoi membri".
20.32 LE PAROLE DI MATTARELLA - "Dopo aver sperimentato nei primi due mesi tutte le possibili soluzioni - ha detto il Presidente -, si è manifestata una maggioranza parlamentare tra Lega e Cinque Stelle, che pur contrapposti alle elezioni hanno raggiunto una intesa dopo un ampio confronto programmatico. Ne ho agevolato in ogni modo il tentativo di dar vita a un governo, ho atteso tempi da loro richiesti e per farli approvare dalle rispettive basi di militanti, pur consapevole che questo mi avrebbe attirato osservazioni critiche. Ho accolto la proposta per l'incarico del presidente del Consiglio pur superando la perplessità sulla circostanza che un governo politico fosse guidato da un presidente non eletto in Parlamento ed ho accompagnato con piena attenzione il lavoro per formare il governo".
20.20 LE PAROLE DI CONTE - "Come anticipato - ha detto COnte -ho rimesso il mandato conferitomi il 23 maggio di formare il governo del cambiamento". "Ringrazio il presidente Mattarella per avermi conferito il mandato - ha aggiunto - e gli esponenti di M5s Luigi Di Maio e Lega, Matteo Salvini per avere indicato il mio nome". "Vi assicuro - ha concluso - che ho profuso il massimo sforzo e attenzione a questo sforzo, in un clima di piena collaborazione con le forze politiche che mi hanno designato".