Coronavirus, Brusaferro: "Livello ancora critico, non ci sarà il libera tutti"

Il presidente dell'Iss: "L'Italia sta mostrando capacità di modellare la curva, però non dobbiamo cantar vittoria". Locatelli: "Bisogna essere ancora più stringenti e rigorosi"
Coronavirus, Brusaferro: "Livello ancora critico, non ci sarà il libera tutti"© ANSA
4 min

Nel corso della conferenza stampa al Ministero della Salute dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss) sono stati analizzati i numeri relativi all'emergenza Coronavirus in Italia per capire lo stato della pandemia ed è stato illustrato il monitoraggio settimanale, fondamentale per decidere e definire le restrizioni nelle regioni. "L'epidemia si mantiene a livelli critici sia per l'incidenza sia perché le strutture assistenziali sono molto impegnate. Si riduce l'indice Rt rispetto alla settimana precedente. Però non dobbiamo cantar vittoria perché Rt è sopra 1 e questo significa che i casi continuano a crescere anche se più lentamente. Una crescita lenta non è un obiettivo da perseguire, lo è una decrescita rapida dei casi" ha detto il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro.

Brusaferro: "Non ci sarà un libera tutti"

"La probabilità di saturazione dei posti letto si è un po' allontanata. Ci troviamo in una fase di rischio alto in tutto il Paese ma arrivano segnali di efficacia delle misure, quindi bisogna mantenere con forza le misure adottate. Oggi è la 27/ma settimana di utilizzo del modello per la valutazione del rischio. Non è una pagella ma un modello che dà degli allerta. L'Italia sta mostrando capacità di modellare la curva e auspichiamo che mantenendo misure possiamo portare la curva a livello gestibile, ma non sarà un liberi tutti" ha aggiunto Brusaferro. 

Locatelli: "Ancora più stringenti e rigorosi"

"Tutto indica come la strategia di diversificazione delle misure abbia avuto una sua manifestazione di efficacia, ma dico a chiarissime lettere che questi indicatori di miglioramento e decelerazione della curva devono essere un invito a essere ancora più stringenti e rigorosi. Bisogna scendere a Rt sotto 1. I dati sono indicativi di uno spiraglio significativo che si apre ma questa è una ragione per insistere. Evitiamo di ripetere gli errori della scorsa estate" ha analizzato il presidente Css Franco Locatelli"I profili di sicurezza dei vaccini che verranno resi commercialmente disponibili seguiranno, per quanto in una situazione emergenziale, tutta una sere di step ineludibili garantiti dalle agenzia regolatorie. Quindi è bene ricordare sempre la responsabilità di affermazioni che poi possono avere riverbero mediatico. Tutti i vaccini avranno sicurezza rispondente alla tutela dell'individuo" ha anche detto Locatelli.

Rezza: "Situazione ancora lunga"

"Se da una parte possiamo vedere uno spiraglio grazie alle misure in atto, che devono continuare ad essere implementate, dall'altro lato dobbiamo tener duro perché indici di occupazione delle terapie intensive non sono positivi e questa situazione può durare anche a lungo nonostante l'abbassamento dell'Rt". Lo ha detto Gianni Rezza.


© RIPRODUZIONE RISERVATA