NAPOLI - 'Tradito' dalla prenotazione dei biglietti per la partita Napoli-Inter. E' così che è finita la latitanza di Emanuele Niola, 33 anni, ritenuto elemento di spicco del clan camorristico "Di Lauro" e, fino a qualche anno fa, referente nonché controllore per conto del clan della piazza spaccio del Rione dei Fiori, il "terzo mondo" da sempre appannaggio dei Di Lauro a Secondigliano.
Niola, latitante da alcuni mesi, fuggiva da un provvedimento definitivo di condanna - 6 anni e sette mesi di reclusione - un ordine di carcerazione emesso dalla Corte appello di Napoli per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. I Carabinieri della sezione "Catturandi" del nucleo investigativo di Napoli lo hanno localizzato e arrestato in un autolavaggio di Secondigliano, dove era arrivato alla guida di una Fiat Punto, mentre si intratteneva a parlare con alcuni conoscenti. Quando è stato bloccato non ha opposto resistenza; avrebbe detto di volere una nuova vita lontana dallo spaccio. A Emanuele Niola gli investigatori sono arrivati grazie alla prenotazione di un biglietto per l'incontro Napoli-Inter che si terrà tra 10 giorni: chi per lui stava si stava procurando gli ingressi, in una telefonata con un amico ha fornito solo il proprio nome, temporeggiando sul secondo. Il silenzio sul nome ha insospettito i militari che hanno rinforzato le indagini.