Torna l’Azalea della Ricerca di Airc

Si rinnova in 3600 piazze l’appuntamento con la storica campagna promossa dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro che da 50 anni sostiene il lavoro delle ricercatrici e dei ricercatori, impegnati ogni giorno a trovare nuove cure per rendere i tumori femminili sempre più curabili
5 min
Domenica 10 maggio, Festa della Mamma, 20 mila volontari dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, affiancati da numerosi ricercatori, distribuiscono in 3.600 piazze l’Azalea della Ricerca, fiore che da oltre tre decenni è il simbolo della battaglia contro i tumori femminili. Con una donazione minima di 15 euro sarà possibile scegliere una delle 600 mila colorate azalee per festeggiare la mamma e contribuire concretamente a rendere il cancro sempre più curabile.

Negli ultimi 50 anni la ricerca oncologica ha fatto notevoli progressi nell’ambito della prevenzione, della diagnosi e della cura, contribuendo a migliorare la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi per i tumori femminili, portandola ad esempio all’87% per il tumore al seno e al 68% per il tumore della cervice uterina. I dati relativi all’incidenza sottolineano però che, nonostante le buone notizie, la guardia non va ancora abbassata: in Italia, infatti, una donna su otto nell’arco della vita viene colpita da tumore alla mammella, mentre a circa 15.300 donne, ogni anno, viene diagnosticato un tumore ginecologico. (Fonte: AIOM e AIRTUM, I numeri del cancro in Italia 2014).

Ecco perché AIRC rafforza il suo impegno in questo ambito, sostenendo attualmente 104 progetti pluriennali sui tumori femminili per i quali è necessario garantire continuità. “In questo 2015, in cui AIRC taglia il traguardo dei suoi cinquant’anni, viene naturale ripercorrere alcune delle tappe fondamentali della ricerca che sono oggi patrimonio della salute di tutte le donne. Molte di queste conquiste sono frutto del coraggio di alcuni ricercatori che hanno saputo cambiare radicalmente l’approccio alle cure grazie alla loro lungimiranza – ricorda Maria Ines Colnaghi, Direttore Scientifico di AIRC – Dai progressi della chirurgia conservativa per il seno fino alla messa a punto di terapie ad hoc per la cura dei tumori femminili, dallo sviluppo dei programmi di screening che permettono diagnosi sempre più precoci, all’identificazione del vaccino contro il papilloma virus che sta riducendo sensibilmente i tumori della cervice uterina: moltissimi di questi traguardi sono stati raggiunti con il fondamentale contributo di AIRC e dei suoi sostenitori, grazie a iniziative come L’Azalea della Ricerca”.

In una giornata speciale come la Festa della Mamma, vogliamo inoltre ricordare l’attività delle tante ricercatrici italiane e straniere che, in questo mezzo secolo, si sono impegnate con coraggio per trovare nuove cure per i tumori femminili. Da Mary-Claire King - che nel 1990 ha scoperto il gene BRCA-1 mutato nel DNA di molte famiglie in cui ricorre il tumore al seno, dando così l’impulso alla realizzazione del test per l’identificazione precoce delle donne che corrono un rischio 3-5 volte superiore rispetto a quelle che non presentano mutazione – a Lucia Del Mastro i cui studi, finanziati da AIRC, consentono oggi alle donne colpite da tumore alla mammella di ricevere le migliori cure antitumorali senza rinunciare alla prospettiva di diventare mamme. Una conquista resa possibile da un farmaco che mette “a riposo” e preserva le ovaie, riducendo così il pericolo che la terapia salvavita comprometta la fecondità negli anni a venire.

La ricerca ha fatto e sta facendo molto, ma tra le donne di ogni età deve ancora radicarsi la consapevolezza dell’importanza di aderire agli screening raccomandati e di adottare stili di vita corretti, ad esempio evitare il fumo e la sedentarietà e seguire un’alimentazione sana: comportamenti che, nell’insieme, possono ridurre fino al 70% l’insorgenza dei tumori. Per questo insieme all’Azalea della Ricerca verrà distribuita la preziosa guida “Femminile singolare. La cura del cancro attenta al genere” con i consigli degli esperti su prevenzione e diagnosi dei tumori delle donne.

Donne sono anche le protagoniste della campagna che porta in primo piano i veri volti di AIRC: Federica, giovane guarita da un tumore al seno che dopo le cure ha potuto diventare mamma di Maria Vittoria. Madre e figlia sono ritratte insieme per rappresentare le tante pazienti e le loro famiglie che si affidano alla ricerca per guardare al futuro con la speranza che il cancro diventi sempre più curabile.

Domenica 10 maggio, quindi, non mancate all’appuntamento con l’Azalea della Ricerca per dire tutti insieme “Contro il cancro, io ci sono”. Per trovare l’Azalea della Ricerca nelle vostre città www.airc.it oppure numero speciale 840 001 001 

Fra i testimonial anche Flavia Pennetta: “Sin dall’età di cinque anni ho sempre giocato a tennis, la mia passione. A quella età non sapevo ancora che sarebbe diventato anche il mio lavoro. Il tennis mi porta spesso a vincere o a perdere. E’ quello che succede nella vita di tutti i giorni, è quello che succede anche ai ricercatori che spesso si trovano di fronte a sconfitte ma sempre più spesso anche a grandissime vittorie nella ricerca contro il cancro. Per questo oggi mi sento di rappresentare l’AIRC, l’associazione numero 1 in Italia nella ricerca contro il cancro. Per questo invito tutti domenica, festa della mamma, a cercare i volontari nelle piazze e a sostenere con un’azalea la ricerca sui tumori che colpiscono le donne".



© RIPRODUZIONE RISERVATA