Appia Run, che successo: trionfano Zerrad e Bortoli

A tagliare per primo il traguardo è stato il favoritissimo della vigilia dell'Asd Atletica Vomano Gran Sasso
Appia Run, che successo: trionfano Zerrad e Bortoli
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ROMA - Una corsa lunga 13 km in una parte di città distante dai circuiti turistici tradizionali, ma non per questo meno affascinante. Una lunga rincorsa, come succede in questi casi, con tanto lavoro per costruire un evento che si consuma in poche ore.

Certamente tanti sacrifici ma anche tanta soddisfazione per gli organizzatori della Roma Appia Run, e se è vero che la fortuna aiuta gli audaci anche una giornata di sole con un cielo azzurro come se ne vedono pochi incastonata in un periodo non proprio primaverile hanno aiutato il successo della XXV edizione di questa che ormai è una “classica” che va ben al di là del Raccordo Anulare.

Se vengono rappresentati cinque continenti, 60 paesi, tutte le regioni e più della metà delle provincie italiane, il “fenomeno” Appia Run è certamente uno dei progetti di running da studiare.

Non è una Maratona, non è una mezza Maratona, non è una 10 km, gare che attraggono, in virtù della distanza “tecnica”, ma correre su 5 tipi di pavimentazione è il “brand” che fa dell’Appia Run una gara unica nel panorama mondiale, così come il “claim” Corri sulla strada più moderna dell’antica Roma ci sembra particolarmente azzeccato per attrarre i podisti di mezzo mondo.

Non solo running nell’Appia Run, anche uno spettacolo teatrale “Chilometro_42” promosso dall’evento, diretto ed interpretato da Angela Ciaburri che ha messo in scena la storia di Katrin Switzer, l’atleta statunitense, la prima al mondo ad aver corso la Maratona in quel di Boston nel 1967.

Poi la leggenda di Abebe Bikila, il maratoneta Etiope vincitore a piedi nudi della Maratona Olimpica di Roma 1960 su un percorso che vedeva il suo tratto finale sull’Appia Antica, dal Raccordo fino alle Terme di Caracalla per poi terminare a Via di San Gregorio. La comunità etiope romana, sempre presente, con la manifestazione che ha chiesto per anni e finalmente ottenuto l’intitolazione di una strada al grande atleta africano.

Poi il “Fulmine dell’Appia” che il sabato porta sulla pista dello Stadio delle Terme oltre 1000 bambini che magari saranno i campioni dell’atletica del futuro.

La prova più breve di 5 km che comunque passa sotto l’Arco di Druso e Porta San Sebastiano, mentre chi corre i 13 km può godersi tanti altri monumenti storici dal Mausoleo di Cecilia Metella al Circo di Massenzio, per passare poi dentro alla dimensione bucolica del Parco della Caffarella e tornare con l’arrivo in Pista allo Stadio delle Terme di Caracalla.

Il tutto impreziosito da una maglia particolare, una medaglia bellissima disegnata dall’artista Desireé Perifano e dalla data che quest’anno è coincisa con il 2777° Natale di Roma.

Ma l’Appia Run è anche solidarietà con Telethon, prevenzione con il progetto Obiettivo Salute della Prof. Filomena Pietrantonio, Archeorunning con l’iniziativa di Isabella Calidonna, atleta e guida turistica, infine sostegno all’attività sportiva dell’ACSI Italia Atletica, la società femminile vincitrice di 14 scudetti societari su pista.

Un progetto di promozione sportiva a tutto tondo, che dovrebbe essere un modello replicabile nel “sistema” atletica, accompagnato da quest’anno anche da una Poesia dedicata alla gara.

Un sole splendente, accompagnato però da una temperatura tutt’altro che primaverile, ha accolto fin dalle prime ore della mattinata migliaia di atleti accorsi carichi di entusiasmo e di passione allo stadio Nando Martellini alle Terme di Caracalla per correre la XXV edizione della Roma Appia Run. Un appuntamento importante, una pietra miliare per una delle più prestigiose gare del running capitolino, giunta alle nozze d’argento con la città di Roma proprio nel giorno del suo compleanno numero 2777.

«Siamo immensamente felici - racconta Roberto De Benedittis, ideatore e organizzatore della manifestazione - per la splendida riuscita di questa giornata di sport, di festa, di cultura, di archeologia proprio nel giorno del Natale di Roma. Un’edizione, la numero 25, che gli oltre 7.000 atleti ricorderanno con immenso piacere. Crediamo di aver organizzato tutto per il meglio, prestando anche attenzione all’aspetto della solidarietà con una donazione alla Fondazione Telethon. E i tanti partecipanti arrivati a Roma da ogni angolo del mondo per correre la Roma Appia Run confermano quanto la nostra gara sia apprezzata ed amata non solo in Italia ma anche all’Estero».

A tagliare per primo il traguardo è stato il favoritissimo della vigilia, Mohamed Zerrad, dell'Asd Atletica Vomano Gran Sasso, che ha fermato il cronometro sul 42:19. Alle sue spalle Umberto Persi della A.S.D. AT Running, con il tempo di 43:14, terzo Michael Nicolas Desplanques, della S.S. Lazio Atletica Leggera (43:57).

«È una gioia per me questo risultato - le parole a fine gara di Zerrad - perchè ci tenevo a migliorare il risultato dell’anno scorso quando sono arrivato quinto. Sono contento perchè si tratta di una prova molto difficile, soprattutto il tratto sui sampietrini e sul basolato lavico dell’Appia Antica, ma è bellissimo correre attraverso le meraviglie di Roma»  

Anche in campo femminile nessun spazio per le sorprese con il trionfo annunciato di Elisa Bortoli, atleta dell’Esercito, che ha bruciato tutte le concorrenti con il tempo di 47:33.

«Sono partita un po’ cauta - il commento a caldo della Bortoli -, consapevole della lunghezza e della difficoltà del percorso. Poi mi sono lasciata andare perché i tratti in discesa aiutano a recuperare. Correre qui a Roma però è stato molto emozionante, lo scenario che ci circonda è unico e aiuta tantissimo nei momenti complicati della gara». 

Dietro di lei il vuoto: seconda piazza per Nataliya Tsyupka della X-Solid Sport Lab Asd (52:37) e terzo gradino del podio per Veronica Del Grosso dell’Asd Sporting Club Usa Avezzano (53:03).

Al via, con il pettorale numero 10, anche Justine Mattera, soubrette, attrice e cantante, ma soprattutto grande sportiva, amica della Roma Appia Run, dopo la sua straordinaria performance della scorsa edizione, e anche testimonial della Brooks, sponsor tecnico della manifestazione. 

Appuntamento alla XXVI edizione, il 13 aprile del 2025.

Organizzata da ACSI con la collaborazione di ACSI Italia Atletica, della ASD Roma Appia Run e di ACSI Atletica Campidoglio, con il patrocinio del Ministero dello Sport, della Regione Lazio, di Roma Capitale, del CONI, di Sport e Salute e si svolge sotto l’egida della Fidal, la Roma Appia Run deve la sua popolarità, oltre a un tracciato ammaliante tra alcune delle più affascinanti meraviglie di Roma, al fatto di essere l’unica corsa al mondo a disputarsi su ben 5 pavimentazioni diverse. Un primato a cui nessuno potrà ambire, anche perché non tutti i luoghi del pianeta possono offrire l’opportunità di correre su asfalto, sampietrino, basolato lavico, lo sterrato del Parco della Caffarella e per finire la pista dello stadio delle Terme di Caracalla

Si ringraziano le istituzioni: Regione Lazio, Comune di Roma, Sport e Salute, CONI, Fidal, Parco Regionale Appia Antica, Parco Archeologico Appia Antica.

Partner commerciali: Chinotto Neri, Corriere dello Sport, Gima Caffè, Rigoni di Asiago, Wellness Town.

Charity partner: Fondazione Telethon.

Partner tecnico: Brooks.


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