ROMA - "Questo match sarà un massacro, e la gente deve saperlo. E a dovermi preoccupare non sarò certo io". "Non posso dire con assoluta certezza che lo metterò Ko, ma una cosa è sicura: uscirà dal ring distrutto". Al di là delle roboanti dichiarazioni dei protagonisti, tipiche della vigilia di un Mondiale pugilistico, rimane il fatto che la sfida di domani notte allestita da Bob Arum sul ring del Madison Square Garden tra i due volte campioni olimpici Vasyl Lomachenko, ucraino, e Guillermo Rigondeaux, cubano, è ciò che di più interessante la boxe possa proporre in questo momento. Si affrontano due autentiche stelle del la "nobile arte" di oggi, uno dei quali, Rigondeuax, salito di due categorie (dai supergallo ai superpiuma) pur di combattere contro il rivale che voleva da sempre. Campioni così non sono popolari come meriterebbero solo perché questa è l'epoca del pugilato delle pay tv e degli incontri visibili solo agli abbonati.
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LA SFIDA - Ma al di là dei pesi, i due sono la dimostrazione vivente che sul ring si può dare spettacolo pur non essendo dei colossi, e non è un caso che nel tempio dello sport newyorchese venga annunciato il tutto esaurito, nonostante i prezzi dei biglietti andassero dai 256 ai 406 dollari. Nessuno vuole perdersi un combattimento che potrebbe rimanere nella storia della boxe. "Sono salito di due categorie - spiega il cubano campione del mondo dei supergallo Wba, che ora sfiderà il rivale per il titolo iridato Wbo dei superpiuma, quindi al limite delle 130 libbre o 58.967 kg -, perché era l'unico modo per far sì che questo combattimento diventasse realtà. Avrei ovviamente preferito che fosse a lui a scendere di peso, ma vedrete che anche così dimostrerò al mondo cosa si può fare pur avendo messo su qualche chilo, ovvero quattro, che qualcuno giudicherebbe di troppo. Non ho perso velocità e potenza, e lo vedrete, perché il miglior combattente nel mondo 'pound for pound' sono io". Lomachenko, recordman di precocità perché è diventato campione del mondo da professionista (lo era già stato, due volte, da dilettante) dopo appena tre incontri, è anche lui sicuro di vincere. "Passerò sopra di lui come un tank - dice l'ucraino - e cercherò di fare come ogni pugile vorrebbe, ovvero provare a chiudere il match in poco tempo. Ma anche se uscirà dal ring sulle sue gambe, Rigondeaux perderà, perché lo distruggerò".