Paltrinieri: «Io non mi fermo»

Il campione olimpico nei 1.500 a Rio ha intenzione di togliersi altre soddisfazioni. "Allenarmi con Detti mi stimola molto - ha detto a un evento del suo sponsor tecnico, Arena -, ma sono amico anche di Horton. Voglio essere... la Juventus del nuoto e vincere ancora tanto".
Paltrinieri: «Io non mi fermo»
Andrea Ramazzotti
5 min

MILANO - Gregorio Paltrinieri non si ferma. Il fuoriclasse di Carpi a 22 anni ha già vinto tutto quello che un nuotatore può vincere, ma ha ancora fame e punta ai prossimi Mondiali (in Canada quelli in vasca corta, a Budapest quelli in vasca lunga). Due giorni fa “Greg” era a Milano, testimonial d’eccezione della nuova collezione autunno-inverno dell’Arena, il suo sponsor tecnico, e ha parlato di nuovo obiettivi da raggiungere dopo l’oro a Rio de Janiero. Non è appagato e a stimolarlo è la concorrenza con l’amico e compagno di allenamenti, Gabriele Detti.

Paltrinieri, com’è andato il periodo di allenamento a Livigno?
Direi bene. Sono state tre settimane intense e domani tornerò a Roma per il week end. L’ 1 novembre ho una gara a Genova e poi lavorerò per un mese a Roma in vista dei mondiali in vasca corta in Canada.

Cosa ha fatto dopo l’oro alle Olimpiadi?

Ho avuto tanti impegni e mi sono divertito. Lo confesso, non mi ero mai fermato così tanto: prima al massimo non andavo ad allenarmi in piscina per 1-2 settimane, mentre stavolta ho  1 mese di vacanza, ho fatto un sacco di cose. Ora però ho ricominciato.

Al record del mondo pensa?

Lo vorrei, ma non diventerà un’ossessione. Se viene bene, sennò amen. L’importante è vincere le gare.

Com’è allenarsi con Detti?

Mi stimola molto e credo che le sedute insieme aiutino entrambi. Se magari una mattina hai meno voglia e lui spinge, sei costretto a spingere anche tu. Fuori dalla vasca siamo molto amici.

Non trova un po’ strano essere amico dei suoi più temibile… nemico sportivo?
Ci conosciamo da tempo e quando avevamo 12-13 anni uno vinceva e l’altro perdeva. E viceversa. Abbiamo interessi e caratteri diversi, ma stiamo bene insieme.

C’è più amicizia e rivalità con lui o con Mack Horton?
Sono due cose diverse. Sono amico di entrambi. Gabri lo conosco meglio e in pratica viviamo insieme. Anche con Horton però mi trovo molto bene: due anni fa ci siamo allenati insieme e siamo stati bene. In gara siamo rivali, quasi ci ammazzeremmo, ma fuori dall’acqua siamo amici.

La medaglia d'oro di Rio in cosa le ha cambiato la vita?
Io non sono cambiato, ma è cambiato quello che è intorno a me. Quello che voglio io è continuare a nuotare, dare il massimo per raggiungere nuovi obiettivi. Per il resto direi che è aumentata la percezione di me come atleta: tutti mi vogliono o mi cercano. Io però intendo continuare a fare vita da atleta.

Ci racconti una cosa che ha fatto dopo le Olimpiadi e che non avrebbe pensato di fare?
Sono andato a fare il giudice a Miss Italia. E’ stata una cosa strana, ma anche una bella esperienza.

La sua fidanzata si è ingelosita?
Lei era in prima fila che mi guardava alzare le palette con i voti. Mi ha fatto un po’ di battutine dopo, ma si è divertita anche lei.

Quali saranno i principali rivali ai Mondiali in Canada di dicembre?
Horton è molto forte nei 1500, ma non ci sarà. Lo ritroverò a Budapest. Occhio al solito… Detti, mentre l’americano secondo alle Olimpiadi (Connor Jaeger, ndr) si è ritirato. In compenso ci sono giovani emergenti da temere.

Ora però Paltrinieri è l’uomo da battere. Cambierà la prospettiva di come affrontare la gara per lei?
A me piace competere e sono sempre stato molto competitivo. Essere quello da battere o un outsider non cambia molto. Gli altri proveranno a battermi, ma sarà dura battermi.

Ha già vinto tutto eppure continua ad avere grandi stimoli. Qual è il suo segreto?
Fin da quando ero piccolo ho sempre voluto diventare un campione nel nuoto e sono sempre stato ambizioso e competitivo. A 22 anni ho vinto quasi tutto e ho già fatto tutto quello che dovevo, ma ho ancora tanto da dare a questo sport. Voglio restare a questi livelli o migliorare.

Se dicono che Detti è la Juventus del nuoto le piace?
Certo perché sono juventino e perché sto cercando di essere davvero come la Juventus nel nuoto. Dal 2014 del resto non ho mai perso nei 1.500.

Cosa è… la Champions per lei?
Era l’Olimpiade, la gara più importante di tutte, e l’ho vinta.

Con Gabriele Detti parlate di calcio?
Lui è Inter e mi ha sfottuto dopo Inter-Juve 2-1, ma ora gli conviene stare zitto. La Juventus non sta giocando benissimo, ma siamo i più forti. Per la Champions sono fiducioso.

Lei è anche un grande appassionato di Nba.
Tifo per i Knicks perché mi piace New York dove sono stato in vacanza. Mi piace Carmelo Anthony e poi mi piacciono i colori della maglia. Il titolo però per me lo vincerà Golden State.


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